Catene da neve

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Obbligo catene a bordo

Sarà capitato a tanti di ritrovarsi in auto su una strada ghiacciata o sotto una tormenta di neve, ed affrontare lo spiacevole problema dello slittamento dei pneumatici, o peggio dell’impossibilità di muoversi, legato a tali eventi atmosferici. Il rischio è notevole, soprattutto quando sfioriamo il freno. E guidare può diventare un serio problema se non siamo preparati.

In caso di ghiaccio o neve sulla strada la legge italiana vuole che, dove segnalato, si abbiano a bordo catene o pneumatici invernali ad hoc. Ma è sempre buona norma, se affrontiamo strade potenzialmente a rischio con climi rigidi, tenere a bordo delle catene da neve.

Su molte strade di montagna e collina incontriamo sovente il segnale blu “obbligo di catene a bordo” che solitamente include anche la durata del periodo in cui l’obbligo è a tutti gli effetti vigente. Se sprovvisti possiamo ricevere una sanzione di 68,25 euro con fermo del veicolo, raddoppiata se recidivi e accompagnata dalla sottrazione di 3 punti dalla patente. L’articolo del Nuovo Codice della Strada in questione è il 122.

Dove indicato, l’obbligo di catene a bordo equivale al montare pneumatici invernali (dicitura M + S), comodi ma dal costo superiore, ed utili soprattutto se siamo obbligati ad affrontare la neve di frequente e per diversi mesi l’anno. La scelta, come sempre, è soggettiva.

Prima di metterci in viaggio o recarci in un negozio per acquistarle, verifichiamo però che il nostro veicolo possa montarne. E facciamolo tirando fuori il libretto di “uso e manutenzione” sul quale, nella sezione apposita, è indicato se ci sono limitazioni all’utilizzo delle catene. Verifichiamo anche la dimensione degli pneumatici della vettura, dato fondamentale poi all’atto dell’acquisto.

Tipologie

Nascono per proteggere la nostra auto da problemi legati alla presenza di neve e ghiaccio sulla carreggiata. Con gli anni hanno preso piede diverse tipologie di catene, sempre più facili da montare e soprattutto appartenenti a varie fasce di prezzo, il che rende la scelta molto più sfaccettata e complessa.

Le catene da neve sono costituite da una “maglia”, la trama vera e propria, ossia l’intero sviluppo della catena, le cui dimensioni e il cui spessore possono variare a seconda del modello, integrando poi ganci e dispositivi necessari per ancorare il tutto alle ruote.

La scelta di una tipologia è legata principalmente a una valutazione delle nostre reali esigenze rispetto al veicolo ed al suo contesto d’uso. Ecco dunque che un uso prolungato su strade ghiacciate o innevate richiederà modelli più robusti e resistenti, spesso anche più costosi, ma consideriamo che si tratta di un investimento. In questi casi si ricorre a maglie di almeno 12 mm, mentre nel caso di un utilizzo meno frequente si ricorre a maglie più piccole, essendo queste sottoposte a minor rischio d’usura. I prezzi per le catene da 9 e 12 mm variano dalle 30 alle 40 euro. I fuoristrada, i SUV e i veicoli commerciali leggeri andranno invece a montare, preferibilmente, maglie di almeno 15mm, più adatte alla pressione esercitata da veicoli così grandi. I prezzi da 15 e 16 mm si aggirano attorno alle 65-75 euro.

Il secondo fattore, altrettanto determinante, saranno le dimensioni degli pneumatici, cui rapportarci al momento dell’acquisto. I modelli più diffusi di catene da neve, che variano per la struttura della maglia, sono:

  • con maglia a rombo: sono i modelli spesso più cari sul mercato, più semplici da montare e dalla tenuta migliore. L’ideale se usiamo di frequente la macchina su strade ghiacciate e innevate.
  • con maglia a Y: più economiche, si montano con relativa facilità ed offrono una buona sicurezza.
  • con maglia a scala: il modello più “vecchio” e difficile da montare, poiché richiede continui spostamenti dell’auto per montarle. Il loro uso è piuttosto ridotto, oggigiorno.

Montaggio

Una volta acquistate ci troviamo finalmente a fare i conti con il montaggio sui pneumatici. Non essendo pratici potremmo immaginare complicate manovre, mani raggelate e tentativi ripetuti ma non preoccupatevi, non si tratta di un lavoro difficile. Almeno, se abbiamo messo da parte un minimo di preparazione.

In genere si montano quando la neve o il ghiaccio su strada superano i 3-4 cm, non è necessario montarle se la strada è ancora sgombra. Requisito fondamentale è armarsi di pazienza, e soprattutto provare la procedura di montaggio a casa o in una qualsiasi località e posizione comoda. Potrebbe rivelarsi decisamente scomodo, infatti, eseguire per la prima volta le operazioni di montaggio sotto un vento gelido o una tormenta di neve, non possiamo che sconsigliarvelo. Un consiglio fondamentale, per non sporcare le mani, è quello di indossare guanti robusti, utili anche in caso di neve. Alcuni rivenditori forniscono, in dotazione con le catene da neve, i suddetti guanti, assieme ad un utile tappetino.

Quando le circostanze lo richiedono, per montarle fermiamo la nostra auto in una piazzola di sosta o in un luogo sicuro e in piano (non sulla carreggiata!), piazzando il triangolo (se siamo nei pressi della strada) ed indossando il giubbotto catarifrangente, specialmente di notte ed obbligatoriamente se siamo ai margini della carreggiata.

Anzitutto le catene da neve si montano sulle ruote motrici, ma in generale si consiglia di montarle, in tutti i casi, su tutte e quattro le ruote della nostra automobile. Dovremmo quindi disporne di quattro . Nel caso in cui, per una ragione o l’altra, ne avessimo soltanto due, possiamo montarle sulle ruote anteriori (quelle su cui agisce direttamente lo sterzo) o comunque sulle motrici.

Ricordiamo che un’auto può essere:

  • trazione anteriore: in questo caso le ruote motrici sono le anteriori, e le catene vanno montate lì o preferibilmente su tutte e quattro. Consultare il manuale per sicurezza;
  • trazione posteriore: montaggio sulle posteriori o su tutte e quattro le ruote;
  • trazione integrale: da montare necessariamente su tutte e quattro le ruote. Se abbiamo solo due catene, meglio montarle sulle posteriori.

Il montaggio è intuitivo, e va effettuato seguendo il libretto delle istruzioni contenuto nella confezione. Si estraggono dall’auto, si dispongono a terra e si fanno passare dietro la ruota, fino ad avvolgerla. Quindi, sempre seguendo il libretto, si chiudono i diversi ganci e si mette in tensione il tirante che lega la catena alla ruota.

Le catene tradizionali richiedono che dopo circa 100 metri ci si fermi per verificare il corretto montaggio, scendendo dall’auto e controllando che siano ben agganciate. Nella guida, prestiamo particolare attenzione. Procediamo piano, con dolcezza, evitando i cambi di marcia ed avendo estrema prudenza in curva. In caso di ghiaccio, andiamo ancor più piano ed utilizziamo per frenare le marce, ricordando che le catene in questi casi non ci proteggono da eventuali slittamenti. Se percorriamo tratti non asfaltati, andiamo molto piano per non sottoporre il veicolo ad eccessive vibrazioni.

Ricordiamo che è bene non percorrere molti km con la neve, e comunque in tali casi vanno preferite catene con maglia più spessa. Per non slittare, alla partenza, disattiviamo il sistema ASR se montato sulla nostra auto. Il codice della strada, comunque, obbliga a non superare in caso di utilizzo di catene i 50Km/h.

Omologazione

All’acquisto, meglio se consultando un tecnico specializzato, verifichiamo anzitutto che siano del tipo omologato al mercato italiano. Lo faremo controllando che abbiano certificazione di conformità CUNA o omologazione tipo O-Norm V-5117 (vetture) e V-5119 (furgoni, camion, bus, e altri mezzi di trasporto). La norma CUNA di riferimento è la CUNA NC 178-01, riconosciuta anche dal Ministero dei Trasporti austriaco.

In caso di spostamenti all’estero, quindi, si tratta di controllare anche la tipologia di catene richiesta dal paese di destinazione, per non rischiare di essere multati. Stiamo attenti, poi, a non confondere TUNA e O-Norm con le certificazioni TUV, termine che indica invece un sistema di qualità, risultato di operazioni e collaudi continui sulle catene.

La certificazione TUV è rilasciata dall’omonima azienda dopo un numero notevole di prove di sicurezza, ed offre ai consumatori una garanzia di qualità superiore sul prodotto. Conserviamo sempre la confezione delle catene, e portiamola con noi in auto. In caso di fermo, infatti, ci permetterà di mostrare l’omologazione.

Una nota, infine, sulla conservazione. Dopo l’uso, infatti, sarà bene lavarle accuratamente in acqua corrente utilizzando un detersivo neutro, necessario a rimuovere il sale che si è accumulato sulle maglie. Ricordiamo, infatti, che in caso di neve molte strade vengono ricoperte di sale dagli spargisale. Il sale, con il tempo, corrode lentamente le catene. Ecco perché sarà bene strofinarle, per poi lasciarle asciugare a temperatura ambiente e riporle nella custodia. La cura e la prevenzione, specie se le usiamo tutti gli anni, è fondamentale. Nel caso in cui notassimo segni di ruggine, si può ricorrere al gasolio.

Soluzioni alternative alle catene

Non sono l’unica soluzione per la nostra auto. Alcune circostanze, come la presenza di gomme speciali, ci obbligano a cercare altre alternative, dall’efficacia più o meno variabile.

Anzitutto ci sono le calze da neve, conosciute anche come autosocks. Nascono per facilitare le cose all’automobilista inesperto o a chi non ha voglia di perder tempo: sono poco ingombranti, economiche e soprattutto facili da montare. Le calze sono costruite con un particolare materiale che aderisce alla gomma rendendo la nostra guida più sicura. Ricordiamo, però, che in strade dove vige l’obbligo di catene a bordo non è possibile utilizzare questa soluzione poiché in Italia questa tipologia non è omologata.

Poi ci sono le catene a ragno, o spike, dispositivi che si agganciano agli pneumatici. Si montano applicando un disco al cerchione della nostra ruota tramite alcuni dadi, disco che possiamo anche non rimuovere per tutto l’anno, aggiungendovi il cosiddetto “ragno” solo in seguito. Il problema principale dei ragni è soltanto il costo.

Un’altra soluzione è rappresentata dalle rompighiaccio, speciali catene dotate di un anello sporgente, che trasforma a tutti gli effetti la nostra gomma in una gomma chiodata in grado di rompere il ghiaccio. Ottime per fuoristrada e percorsi accidentati, possono avere però costi notevoli. Il vantaggio è che, montandole, si garantisce anche con il ghiaccio la trazione, ovvero il ghiaccio può essere utilizzato per la trasmissione della potenza.

Un’invenzione recente è la catena liquida sintetica. Si tratta di una sostanza, apparentemente compatta come un normale dentifricio, che si applica sugli pneumatici e solidifica quando a contatto con l’aria, avvolgendo la gomma in una sorta di pellicola protettiva. Questa pellicola può durare diversi chilometri e va via da sola, dissolvendosi col tempo. Il materiale di cui è composta è biodegradabile. Unica nota negativa: potrebbe essere un notevole dispendio di tempo distribuire accuratamente la sostanza su tutti i lati degli pneumatici.

Migliori produttori

  • La Konig è un’azienda tutta italiana, leader mondiale nella produzione di catene da neve, (ma anche industriali o antifurto). Numerosi i modelli prodotti, esaminabili attraverso il sito web e la comoda funzione di ricerca per modello, marca e dimensione pneumatico. La sede dell’azienda è a Molteno, in provincia di Lecco. I prodotti Konig hanno certificazione UNI EN ISO 9001.
  • Michelin è un gruppo commerciale presente in più di 170 paesi nel mondo, dove si occupa principalmente della produzione di pneumatici, carte e guide turistiche. Diversi i modelli in produzione, che includono quelle a rombo e con maglie maggiorate. Alcuni modelli sono distribuiti da Impex. In Italia il gruppo Michelin ha la propria sede in Piemonte.
  • La Cora è presente sul nostro mercato dal lontano 1975, e gode di certificazioni Sistema Qualità UNI EN ISO 900 più Vision 2000 per i propri prodotti. Ampia la proposta di catene, che include modelli piccoli e versatili come le 9mm o modelli più “importanti” (15mm), con disegno a rombo a maglia tonda o quadrata. I prodotti Cora sono omologate CUNA e certificate TUV, e prodotte in diverse varianti di misure. La sede centrale è a Barbiano, in Emilia Romagna.
  • La Mafri è un’azienda italiana con sede a Lecco, che si occupa nello specifico della produzione di catene per autovetture, trasporto leggero e pesante, mezzi pesanti, piccoli trattori e carrelli. Il sito internet è ricco di informazioni sul montaggio e le norme di sicurezza, particolarmente utili per chi è alle prime armi. I prodotti MAFRI sono certificati TUV e omologati O-Norm, e sottoposti a speciali trattamenti (termico, di zincatura, di verniciatura) per migliorarne la qualità.
  • La Maggi è un’azienda italiana specializzata nella produzione di catene industriali, antifurto e da neve. Ha sede ad Olginate, in provincia di Lecco, e propone modelli con differenti dimensioni delle maglie (dai 9 ai 16 mm, con maglie a rombo omologate CUNA). Numerose le varianti di misure. Dal sito web si accede ad un portale che consente di scoprire nel dettaglio del tecniche di montaggio e selezionare il modello più adatto alla propria auto ed alle proprie esigenze.
Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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