Regione Puglia

Categoria: Archivio Turismo
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La Regione Puglia presenta itinerari turistici molto interessanti. E’ una regione con caratteristiche territoriali eterogenee tra di loro, per cui spostandosi da un luogo all’altro si trovano usi, tradizioni e dialetti diversi. Si tratta quindi di un territorio con mille sfaccettature, tutta da scoprire. Facciamolo insieme.

Caratteristiche generali della Puglia

Cominciamo dalle origini. Il nome "Puglia" deriva dall’antico termine "Apulia". La popolazione degli Apuli occupò questo territorio prima dell’arrivo dei Romani. Con l’instaurarsi dell’Impero romano il nome "Apulia" ha ricompreso anche la zona del Salento (che anticamente era denominata Messapia). La Puglia è una regione che presenta caratteristiche assai diverse tra loro. Innanzitutto è la regione italiana con la più vasta estensione di costa (e questo la rende molto appetibile dal punto di vista turistico). E’ infatti circondata dal Mar Ionio e dal Mar Adriatico.

C’è poi una zona pianeggiante molto ampia, che porta il nome di "Tavoliere delle Puglie", e che comprende la maggior parte della Capitanata. Questo territorio viene al secondo posto per estensione rispetto alla Pianura Padana. Altre pianure- ma meno estese- le troviamo anche nella zona del Barese e nel Salento. La zona collinare pugliese si trova nelle Murge, e comprende i territori di Bari e provincia, estendendosi fino alle province di Brindisi, Taranto e Basilicata. Nel Salento, invece, si trovano le "serre salentine", colline che si estendono tra Otranto e Gallipoli.

Per quanto riguarda le catene montuose, in provincia di Foggia troviamo il Gargano, che ha la forma caratteristica di uno "sperone". Altro elemento montuoso presente in Puglia è il Subappenino Dauno, che troviamo in provincia di Foggia, confinante con la regione Campania e il Molise. Il più alto del Gargano è il Monte Calvo, che misura 1056 metri. Il Salento può essere considerato il "tacco d’Italia", il territorio si snoda da Brindisi e Taranto fino alla zona più estrema, ovvero Santa Maria di Leuca.

Lambita da due mari (Jonio e Adriatico), ha subito la conquista dei Romani e successivamente dai Bizantini. Anche i Turchi hanno occupato il Salento. Ed infatti sono numerose le influenze di questi popoli negli usi e tradizioni salentine. Troviamo anche tante testimonianze di tipo archeologico riguardante queste popolazioni. In Puglia – e precisamente nei pressi del Gargano – ci sono i due laghi molto estesi di Varano e Lesina. Nella zona del Salento, invece, in provincia di Lecce, troviamo i meravigliosi laghi Alimini. Alla Puglia fa capo anche l’arcipelago delle Tremiti (formato da quattro isole molto piccole).

Per quanto riguarda i corsi d’acqua, questa regione non ne possiede molti. I fiumi maggiori presenti in Puglia sono il Cervaro, il Candelaro e il Carapelle. Ci sono anche il Fortore e l’Ofanto, che però non nascono in Puglia, ma la attraversano soltanto. Essendo una regione povera di acqua, è stato costruito l’Acquedotto pugliese, una struttura che convoglia qui l’acqua da altri corsi di acqua (per esempio, il fiume Sele dalla Campania).

La Puglia è composta dalle seguenti 6 province: Bari (capoluogo), Foggia, Brindisi, Taranto, Lecce e BAT (Barletta- Andria- Trani), che è stata istituita da poco tempo e che attende di essere operativa.

La zona del Gargano, la Daunia, le isole Tremiti.

Cominciamo dall’esaminare il territorio della Daunia e della Capitanata, individuandone gli itinerari turistici più accattivanti. La zona della Daunia comprende la pianura del "Tavoliere delle Puglie", con i suoi immensi campi di grano. Questo è la principale coltivazione agricola che troviamo in Puglia. Nella zona del Tavoliere troviamo alcune città, quali il capoluogo Foggia, Cerignola, San Severo. Si tratta di paesi popolosi, ma prevalentemente agricoli. Addentrandoci nel territorio foggiano ci sono alcune località appartenenti alla Comunità montana dei "Monti Dauni", con paesaggi ricchi di storia e suggestione.

Ne citiamo qualcuna: Alberona, Accadia, Biccari, Ascoli Satriano, Bovino, Deliceto. In questi paesi ci sono reperti storici molto antichi, risalenti all’antica Roma, e suggestioni medievali (riscontrabili nella forma del paese e nella presenza di castelli). A proposito di castelli e fortezze presenti nella provincia di Foggia, ricordiamo il Castello di Manfredonia (che è inserito tra i percorsi federiciani), e quello di Monte S. Angelo, tipica fortezza svevo- angioina. Rimanendo sul Gargano, troviamo San Giovanni Rotondo, il paese in cui visse S. Pio. Questa località è diventata meta di turisti e pellegrini da tutto il mondo.

Da visitare: la maestosa Chiesa progettata da Renzo Piano, il Convento dei cappuccini in cui dimorò S. Pio, la via Crucis, la nuova e la vecchia Chiesa di S. Maria delle Grazie, l’ospedale "Casa Sollievo della sofferenza", che fu voluto da S. Pio. Federico II° fece costruire le mura di difesa che circondano la città, e le 15 Torri. Una di queste è la "Torre Cilindrica", che attualmente ospita un museo. Di interesse naturalistico (ma non solo) è il Parco Nazionale del Gargano. Questo territorio è molto esteso, e si snoda a comprendere 18 comuni (tra cui S. marco in Lamis, Monte S. Angelo, Peschici, Vieste, S. Giovanni Rotondo).

All’interno del Parco del Gargano possiamo ammirare la Riserva delle Isole Tremiti e la vasta distesa boschiva della Foresta Umbra. E’ possibile effettuare visite guidate all’interno di questo territorio, e scegliere itinerari di vario tipo: naturalistico, sportivo, eno-gastronomico, culturale, religioso. Ricompreso nel Parco Nazionale del Gargano (si trova a nord di esso), possiamo ammirare l’Arcipelago delle Isole Tremiti, che presenta un incantevole scenario di grotte, fondali marini e paesaggio non ancora "intaccato" dall’uomo.

Tre sono le isole maggiori (San Nicola, San Domino e Capraia), ed una minore che si chiama Cretaccio. La costa garganica è ricca di luoghi turistici molto belli: Vieste, Peschici e Mattinata godono di meravigliose spiagge e suggestivi panorami. Da citare anche la località balneare di Margherita di Savoia, rinomata per le terme e le Saline (che sono le più estese di Europa). Si può visitare la c.d. "zona umida", che è diventata riserva naturale, in quanto ospita numerose specie vegetali e animali in via di estinzione ( come per esempio i fenicotteri rosa). Il percorso è di grande interesse per gli amanti della natura.

Bari: le murge, la valle d’itria, i trulli.

Se ci addentriamo nella vasta zona delle Murge ci sorprenderà notare il paesaggio variegato che si offre ai nostri occhi. Si passa dai boschi e paesini medievali alle località sulla costa come Mola, Polignano e il capoluogo Bari. Questa è una città ricca di storia e tradizioni. Basti pensare alla maestosa Cattedrale dedicata al patrono della città, San Nicola, immersa tra le viuzze strette e caratteristiche della zona vecchia. Un crogiuolo di arte e storia che continua ad attirare turisti da tutto il mondo. Sempre immersa tra le colline murgesi troviamo Andria, con il suo fiore all’occhiello: Castel del Monte.

La storia ci tramanda che l’imperatore Federico II° di Svevia asservì la zona di Andria all’incirca nel 1200, e fece costruire questo castello nei dintorni del centro abitato, per farvi la sua residenza nei periodi di caccia. Castel del Monte è considerato uno dei più bei castelli federiciani, ancora oggi meta di studiosi e scienziati attratti dal mistero di questa costruzione ottagonale, che per una serie di motivi rappresenta un "unicum" nel suo genere. Sempre nella zona del Barese, un’altra zona turistica molto apprezzata dai turisti è la Valle d’Itria, al cui interno possiamo ammirare i trulli di Alberobello e le splendide grotte naturali di Castellana.

Le costruzioni dei trulli sono molto particolari, quasi tutti si trovano nel centro storico e possono essere visitati. Il "Trullo Sovrano", quello più grande del paese, è stato adibito a museo. Oltre ai trulli, ad Alberobello si può visitare la Chiesa di San Antonio e la Basilica dei Santi Medici. Poiché rappresenta- con i suoi trulli- un posto originale ed unico al mondo, l’Unesco ha dichiarato Alberobello "Patrimonio dell’Umanità". Coltivazione principale della Valle d’Itria è l’olivo. Inoltre è possibile ammirare – immerse nella rigogliosa campagna murgese – numerose masserie, che hanno le caratteristiche di vere e proprie fortezze.

Un cenno meritano le grotte di Castellana. Sono state portate alla luce dallo speleologo italiano Anelli nel 1938, e da allora attraggono turisti e studiosi da ogni parte del mondo. Le grotte si snodano per circa tre chilometri, e lo scenario che si offre al visitatore è davvero incantevole: stalagtiti, stalagmiti, caverne, gole e grotte profonde (come la Caverna dell’Altare e la Grotta Bianca). Castellana dista circa 40 Km. da Bari.

Il salento

Non è assolutamente un caso che il Salento venga denominato "terra del sole, del mare, del vento". Potremmo infatti partire da questi tre elementi naturali per definire questa splendida zona della Puglia. Il cuore del Salento è di sicuro Lecce, ma si estende anche verso Brindisi e Taranto. Una delle caratteristiche di questo territorio è di essere lambito da due mari: l’Adriatico e lo Jonio. Nell’entroterra salentino troviamo costumi e tradizioni tipiche della Grecia. Il Salento fu anticamente "Terra dei Messapi", ed infatti si chiamava "Messapia".

Le spiagge salentine sono rinomate per la loro bellezza. Ci sono spiagge sabbiose (come Santa Cesarea Terme) e paesaggi con grotte e scogliere (come Castro). Proprio nei dintorni di Castro troviamo la splendida "Grotta Zinzulusa", che prende il nome dal termine dialettale "zinzuli", che significa stracci. E’ così che i pescatori chiamano le stalagtiti e stalagmiti presenti nella grotta per la loro somiglianza a degli stracci che penzolano dal soffitto. Gallipoli è un’altra località balneare con un mare a dir poco splendido.

La cittadina è divisa in due: c’è la parte moderna e il borgo antico, pieno di stradine, viuzze e ristoranti dove si può gustare un ottimo pesce. Anche a Gallipoli è facile rintracciare alcuni elementi tipici della cultura greca, ed anche qualche influsso dialettale. Anticamente Gallipoli era chiamata "Anxa". Da non perdere la visita alla Cattedrale e al Castello. Indispensabile una visita a Lecce, che viene chiamata- non a caso- la "Firenze del Sud". In effetti le suggestive atmosfere barocche e i monumenti la rendono assai simile al capoluogo toscano.

Lecce è uno splendido esempio di città barocca, in cui le costruzioni antiche e le chiese sono state costruite con la caratteristica pietra leccese. Nei dintorni di Lecce troviamo il bellissimo borgo di Specchia, e poi Copertino, Vernole. Scendendo verso il "tacco d’Italia" ci sono altre meravigliose località, quali Ugento e la suggestiva Santa Maria di Leuca, il cui porticciolo è davvero incantevole.

Percorsi enogastronomici in Puglia.

La Puglia è rinomata per i prodotti genuini della sua terra. Dal grano proviene il pane di Altamura, con un gusto e un profumo davvero inconfondibili. Dagli immensi vigneti, invece, si ricava un’uva buonissima e gustosa. E in effetti la produzione vinicola pugliese è una delle migliori in tutta Italia: basti pensare a vini quali il Negroamaro, il Primitivo di Manduria, l’Aleatico. Proviamo a tracciare un percorso enogatronomico che ci porti a gustare i sapori autentici di questa terra. In alcune località si producono vino, prodotti della terra, olio.

Per esempio in provincia di Brindisi troviamo Cellino San Marco e Latiano. Se poi ci spostiamo verso Taranto possiamo visitare Lizzano, in cui si produce l’omonimo vino DOC, e Manduria. Anche Martina Franca presenta tradizioni enogastronomiche abbastanza rinomate. E poi anche qui possiamo ammirare le tipiche costruzioni dei trulli, come ad Alberobello! Tra i vini DOC prodotti in questa regione ricordiamo: il vino Alezio, il Moscato di Trani, il Gravina, Gioia del Colle, il Salice Talentino, Castel del Monte, Locorotondo, Puglia IGT.

Una tradizione gastronomica pugliese molto diffusa, e che si tramanda di generazione in generazione, è la produzione di pasta fresca. Chi non ha mai assaggiato le buonissime orecchiette o "strascenate" (orecchiette più grosse), magari condite con le cime di rapa? E’ una ricetta tipica del Nord- barese. La brasciola è una carne fatta ad involtino, di solito condita con il ragù, ed è un’altra ricetta pugliese così buona da leccarsi i baffi! A Bari invece possiamo gustare il tradizionale ragù di pesce, denominato "ciambotto".

Si ottiene cocendo insieme varie specialità di pesce. Altra succulenta specialità gastronomica barese è il riso con patate e cozze. Altro prodotto tipico e rinomato della terra di Puglia è l’olio extravergine di oliva. Molto diffusa nella zona di Bari è una qualità di oliva detta "coratina", che matura nel periodo tra novembre e dicembre. Molti frantoi utilizzano ancora gli antichi sistemi per ricavare l’olio, mantenendo inalterata la tradizione.

La Puglia, terra di artigiani.

Se è vero che in genere i mestieri artigianali tendono a scomparire dovunque, la Puglia rappresenta un’eccezione in questo senso. Qualche attività artigianale, nonostante le difficoltà e la "globalizzazione" del commercio, resiste ancora. Si tratta- in genere- di mestieri che si tramandano di padre in figlio. Pensiamo, per esempio, alla lavorazione della cartapesta. Questa attività è diffusa soprattutto nella zona del Leccese, dove è possibile trovare piccoli laboratori artigianali. Il primo che lavorò la cartapesta fu un certo Pietro Surgente. La cartapesta viene usata ancora oggi per creare i coloratissimi carri allegorici di Putignano.

Altro prodotto artigianale pugliese è la terracotta, con la quale vengono costruiti oggetti di ogni tipo, quali per esempio i fischietti di Rutigliano, un paese della provincia di Bari. L’usanza vuole che il 17 Gennaio ricorreva la festa di S. Antonio Abate, considerato il patrono dei contadini. In occasione di questa ricorrenza, ogni fidanzato regalava alla sua promessa sposa un cestino dove, oltre alla frutta, ci fosse anche un fischietto con la forma di un gallo. Perché questo animale? E’ presto detto: veniva considerato auspicio di prosperità e virilità. I fischietti in terracotta sono souvenirs tipici anche del Brindisino e dell’entroterra leccese.

Qui, per esempio, si lavora la caratteristica pietra leccese, con la quale sono state costruite vere e proprie opere monumentali. Sempre nel Salento troviamo anche la lavorazione del ferro battuto. Nel Gargano, in alcuni paesi come Vico del Gargano, troviamo i merletti e i pizzi fatti a mano, con la lavorazione delle nostre "nonne". Questi pezzi meravigliosi suscitano ancora curiosità e ammirazione, poiché simboli di un’epoca che non tornerà più.

Queste attività non devono essere dimenticate, anzi andrebbero diffuse, rinvigorite, stimolate. Rappresentano il valore più grande che una regione può avere, la propria storia. Se è vero che ogni regione ha la sua, la storia della Puglia è di sicuro una delle più antiche d’Italia, e vale proprio la pena di conoscerla.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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