Intimo donna

Categoria: Abbigliamento Archivio
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L’intimo donna è uno dei più importanti settori dell’abbigliamento. Sono molte, infatti, le ditte che producono capi di abbigliamento intimo femminile proponendo nuove forme o modelli che si ispirano alle tendenze degli anni trascorsi.

Dalle origini fino all’Ottocento

La storia dell’intimo donna si fa risalire all’antico Egitto quando le donne nobili iniziarono a indossare delle tuniche sotto le vesti tradizionali, a contatto diretto con la pelle. Nel corso dei secoli tali tuniche si sono evolute per diventare lunghe camicie indossate sotto gli abiti dalle donne dell’antica Grecia.

Fu nell’antica Roma, però, che iniziarono a essere utilizzati oltre alle tuniche veri e propri capi di intimo donna: i mamillari, gli antenati del reggiseno; il cestus, una sorta di guaina posta all’altezza della vita; e le mutandae, antenate dei moderni slip.

Ciò che colpisce è che in quel periodo l’abbigliamento intimo femminile era legato all’esigenza di celare le forme, comprimerle e appiattirle, in modo da nascondere qualcosa che apparteneva soltanto alla sfera della vita privata.

Durante il Medio Evo si assiste alla nascita dei primi collant, un capo d’abbigliamento esclusivamente maschile in quel periodo, derivati dalla lavorazione della seta. Le donne appartenenti all’alta società, invece, utilizzavano per lo più tuniche realizzate con tessuti delicati da mettere sotto le vesti a contatto con la pelle.

Nel periodo del Rinascimento, invece, l’intimo donna si trasforma ancora una volta: le tuniche diventano lunghe camicie indossate indistintamente anche dagli uomini e iniziano a diffondersi i cosiddetti mutandoni, le braghe lunghe fino al ginocchio il cui uso, legato al pubblico decoro, era stato reso obbligatorio dalle autorità.

Sempre durante il Rinascimento inizia, poi, a diffondersi l’idea della giarrettiera: dei piccoli lacci stringevano le calze alle gambe per evitare che scendessero. Nel Seicento si assiste, invece, alla nascita dei bustini, le guaine che avvolgevano il ventre femminile e nel Settecento l’intimo donna si arricchisce con nuovi indumenti.

Nascono, infatti, il paniere, la gabbia formata da cerchi che, legata intorno alla vita, consentiva alle gonne di assumere la tipica forma bombata, e il guardinfante, utilizzato per mettere in risalto il fondo schiena. Nell’Ottocento il bustino diventa l’incarnazione stessa dell’intimo donna e inizia a diffondersi la moda della vita stretta all’inverosimile.

dal Novecento ai nostri giorni

L’arrivo del Novecento corrisponde a una vera e propria rivoluzione dell’intimo donna che va di pari passo all’esigenza di emancipazione. La nascita di nuovi tessuti e il desiderio di liberazione femminile, infatti, determina l’abbandono delle strutture compressive e coprenti che nascondono la femminilità, caratteristiche degli anni precedenti.

Nascono i primi reggiseni, molto utilizzati insieme alle sottovesti; i mutandoni lasciano il posto agli slip e ai collant femminili, corredati da giarrettiere vere e proprie. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, però, la produzione di capi d’abbigliamento dell’intimo donna subisce una battuta d’arresto: la rinascita avviene durante gli anni Cinquanta, con la rivisitazione di alcuni indumenti intimi del passato (bustini e guepiere) volti, questa volta a esaltare ed esibire le forme.

Betty Page è l’icona di questo periodo storico, che vede la nascita delle pin-up e delle forme abbondanti. Con lo sviluppo e la diffusione del cinema, poi, l’intimo donna indossato dalle attrici diventa un cult e si afferma sempre di più.

Man mano che gli anni passano, la moda e l’esibizionismo cedono il posto alla quotidianità e al bisogno di comodità. Negli anni Settanta i capi di biancheria intima femminile si caratterizzano per la loro sobrietà e i più diffusi sono i panty e i reggiseni elasticizzati. L’arrivo degli anni Ottanta, sconvolge nuovamente tutto e la sobrietà lascia il posto al desiderio di seduzione: l’intimo donna è un’arma importantissima da questo punto di vista.

I modelli tipici degli anni precedenti sono rivisitati e riproposti, grazie all’uso di nuovi tessuti come il tulle, il pizzo e i ricami. Il capo d’abbigliamento intimo donna protagonista degli anni Novanta, invece, è il reggiseno: nascono nuovi modelli che mirano a esaltare il seno, come i push-up e il wonderbra. Tutt’ora l’intimo donna è in continua evoluzione e da anni, ormai, è diventato uno dei protagonisti delle sfilate di moda internazionali.

Tipologie di slip

Oltre ai reggiseni, di cui esistono modelli d’ogni tipo, negli ultimi anni anche gli slip hanno subito una profonda rivoluzione. Oggi ne esistono in commercio moltissime tipologie che si adattano alle diverse esigenze femminili: desiderio di seduzione, bisogno di comodità, necessità di indossare un capo d’abbigliamento che faccia stare bene.

Tra le tipologie più confortevoli c’è proprio lo slip, le classiche mutandine, utili da portare sempre proprio grazie alla comodità che offrono. Oggi sono realizzate per lo più in tessuto elasticizzato e ne esistono modelli semplici e modelli ricercati, realizzati in pizzo e dotati di trasparenze, intrecci e altre applicazioni.

Gli slip sono in grado di accontentare molte donne: sia quelle che sentono il bisogno di sobrietà e comodità, sia quelle che cercano, per motivi diversi, una valida alternativa al perizoma o al tanga. Il perizoma, in particolare, è stato uno dei protagonisti per diversi anni dell’intimo donna.

C’è chi lo distingue dal tanga in base alla larghezza della parte posteriore, chi invece non si cura di questa distinzione e usa indifferentemente entrambi i termini. Distinzione o no, comunque, il perizoma è uno dei capi d’abbigliamento dell’intimo donna più seducente e provocante perché mette in risalto il “lato B” e slancia la figura.

Proprio per la sua caratteristica, però, non è adatto a tutte le donne; o meglio è adatto soltanto a chi non ha chili di troppo perché in tal caso, il perizoma potrebbe avere un effetto completamente diverso da quello desiderato. Una valida alternativa, più coprente ma ugualmente seducente, è la culotte, la mutandina a pantaloncino protagonista delle ultime sfilate dell’intimo donna.

Proprio come per gli slip, ne esistono modelli diversi che si adattano a ogni tipo di esigenza, carattere e, soprattutto, a ogni tipo di donna. Dai modelli semplici e molto colorati, si passa a modelli in pizzo, ricamati, in tulle, seta, raso e modelli più o meno sgambati. La scelta è ampia, quindi, occorre soltanto trovare l’indumento che più si adatta alle forme del proprio corpo.

Altri indumenti

Tra i numerosi altri capi d’abbigliamento dell’intimo donna, in questi ultimi anni stanno tornando di moda i body, evoluzione dei vecchi bustini, caratterizzati da tessuti morbidi e leggeri che aderiscono al corpo senza comprimere e nascondere le forme.

Anche in questo caso, ne esistono modelli diversi per adattarsi al meglio alla personalità e alle esigenze di chi li indossa. Ci sono, per esempio, body più o meno sgambati, con spalline sottili, larghe o privi di spalline e dotati di reggiseni più o meno imbottiti. Essi mirano a sostituire mutandine e reggiseno offrendo un capo d’abbigliamento unico che modella e slancia il fisico.

Tra gli scaffali dei negozi d’intimo donna si notano sempre più spesso anche guepiere e bustini, capi d’abbigliamento che risalgono ai secoli scorsi e che tornano di moda grazie a materiali e forme nuove. La loro funzione è quella di scolpire il corpo femminile, comprimere alcune zone ed esaltarne altre, al servizio della seduzione.

Anche per le guepiere e i bustini i modelli in commercio sono davvero numerosi e si caratterizzano per le loro strutture più o meno rigide, per la presenza o meno delle spalline, di allacciature sulla schiena o, nel caso delle guepiere dei gancetti per il reggicalze. Spesso, inoltre, si trovano abbinati a slip, perizomi o coulotte che li completano.

Negli ultimi anni è tornata di moda anche la tradizionale sottoveste, da utilizzare sopra il reggiseno e lo slip per evitare che gli abiti siano a diretto contatto con la pelle. Essa deriva dalle antiche tuniche e camicie anche se di queste oggi, nella sottoveste, non resta traccia.

Le sottovesti di oggi, infatti, si caratterizzano per la raffinatezza e la morbidezza dei tessuti, per l’aspetto molto più seducente e per la lunghezza, di molto inferiore rispetto alle antiche tuniche che arrivavano alle caviglie. Evoluzione delle sottovesti, inoltre, sono i baby doll, realizzati principalmente in tessuti trasparenti e molto più corti delle sottovesti.

Materiali e accessori

Gli accessori dell’intimo donna posso essere divisi principalmente in due categorie: accessori decorativi e accessori strutturali. Tra i primi rientrano tutte quelle applicazioni che abbelliscono e rendono più ricco il capo d’abbigliamento intimo (nastri, fiocchetti, ricami); tra i secondi, invece, rientrano tutti quegli accessori utili per aumentare il sostegno del capo d’abbigliamento (gancetti per le spalline di reggiseni, body, bustini e guepiere, ferretti per reggiseni, imbottiture extra, sostegni per guepiere, ecc).

Tra i capi d’abbigliamento dell’intimo femminile spiccano anche i collant e le calze, realizzati oggi in forme, misure, colori e modelli diversi. Se prima avevano principalmente la funzione di mantenere il corpo al caldo ed erano di fattura molto semplice, oggi i collant e le calze sono mostrati e diventano un vero e proprio accessorio.

Se abbinati con giarrettiere e reggicalze, inoltre, sono ottimi accessori che completano l’abbigliamento intimo femminile e lo rendono più seducente.

Ciò che rende unico e speciale un capo d’abbigliamento dell’intimo donna, però, è il materiale con il quale è realizzato. Anche da questo punto di vista la scelta è moltissima e ogni tipo di materiale si adatta a un’esigenza piuttosto che a un’altra.

I materiali utilizzati per la realizzazione dei capi d’abbigliamento dell’intimo donna, in particolare, sono principalmente di due tipi: tessuti sintetici e tessuti naturali. Tra i tessuti sintetici rientrano principalmente l’elastam e la poliammide, entrambi derivanti dalla raffinazione del petrolio e destinati a rendere il capo d’abbigliamento più elastico e leggero.

Elastam e poliammide insieme sono i costituenti delle microfibre, un tipo di tessuto sintetico molto utilizzato nell’abbigliamento intimo perché traspirante e soffice.

Tra i tessuti naturali, invece, i più utilizzati nell’intimo donna sono la seta, di derivazione animale, e il cotone, di origine vegetale. Il cotone è sicuramente il tessuto più utilizzato nell’intimo femminile e spesso è unito all’elastam che lo rende elastico e flessibile. La seta, invece, è il tessuto più pregiato e rende i capi d’abbigliamento intimo lucenti, freschi e morbidi.

Intimo sportivo

Le atlete e le donne che fanno sport hanno bisogno di indumenti intimi particolari, che non intralcino i movimenti e che siano comunque molto elastici, in modo da assicurare un’adeguata copertura alle parti intime del corpo.

Essi, inoltre, devono essere realizzati con un tessuto leggero e morbido che non irriti la pelle e che la faccia traspirare. Proprio per le loro specifiche esigenze esiste una particolare categoria dell’intimo donna pensata esclusivamente per le sportive e le atlete: indumenti dalle linee essenziali e semplici, privi di gancetti e ferri che potrebbero risultare scomodi e dannosi, privi di cuciture e che siano comunque un grado di esaltare il fisico.

Nascono così, quindi, questi capi d’abbigliamento intimo molto particolari, utili a essere indossati come indumenti esterni in palestra o nei luoghi preposti all’allenamento.

I capi d’abbigliamento intimo donna, in particolare, comprendono:

  • body: sono realizzati con materiali elasticizzati che li rendono privi di cuciture e di ogni altro tipo di accessorio che potrebbe intralciare i movimenti o ferire la pelle;
  • brassiere: sono una valida alternativa al reggiseno e hanno una forma simile alla canottiera anche se la loro lunghezza è inferiore. Generalmente arrivano poco più sotto del seno, che è sostenuto da una fascia particolarmente elastica, e terminano dietro con le spalline a T;
  • canottiere: sono realizzate in materiali traspiranti e in cotone e spesso sono utilizzate anche come capi d’abbigliamento esterno. Hanno spalline larghe e aderiscono al corpo grazie al materiale elasticizzato con il quale sono realizzate;
  • culotte: se ne trovano in commercio principalmente a vita alta; anch’esse sono elasticizzate e realizzate in modo da sostenere adeguatamente i glutei e favorire i movimenti. A differenza degli slip sportivi, le culotte coprono interamente i glutei e parzialmente le cosce.
  • reggiseni elastici: sono comodi e confortevoli perché completamente privi di gancetti e cuciture; garantiscono un ottimo sostegno e contenimento del seno;
  • slip: sono molto diversi dai normali slip da donna perché hanno una linea che tende a sostenere le forme più che a evidenziarle. Spesso, infatti, sono dotati di particolari rinforzi che comprimono i glutei e di una fascia elastica in vita.
Publicato: 2011-01-28Da: Redazione

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