Cosmetici senza nichel
Negli ultimi anni, sono sempre di più le persone che scoprono di essere allergiche al nichel. Lo scoprono perché all’improvviso manifestano i sintomi tipici di un’allergia che però non sanno a cosa ricondurre. Questo metallo si trova in moltissimi oggetti; anche nei cosmetici, e questi ultimi sono pericolosi proprio perché sono a contatto diretto con la pelle per molte ore.
Non tutti sanno che il nichel spesso si trova anche nei prodotti destinati alla bellezza e alla cura della persona: è contenuto in saponi, creme per il corpo, per il viso e nei cosmetici. Fortunatamente, grazie alla crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti di questo problema, sono sempre di più i cosmetici cosiddetti “nichel free”, che cioè non contengono neanche una minima percentuale di questo metallo.
Del resto, per chi soffre di forme allergiche piuttosto forti, basta pochissimo per scatenare un attacco che comporta la comparsa di bolle su tutto il corpo e prurito intenso, sintomi che si placano solo assumendo degli antistaminici. I casi più gravi possono degenerare in shock anafilattico: se una persona ha una reazione allergica particolarmente forte, dunque, è bene recarsi al più vicino pronto soccorso.
L’allergia al nichel spesso si manifesta con il minimo contatto, ovvero basta applicare un po’ di crema o del fondotinta sul corpo per scatenare disturbi e malesseri vari. Ecco dunque che la pelle si gonfia, si arrossa e prude, e spesso non basta pulirla in profondità per far cessare immediatamente questi spiacevoli sintomi. L’unica soluzione è non utilizzare più questo tipo di prodotti e utilizzare cosmetici rigorosamente nichel free, ovvero che riportano questa dicitura sulla confezione.
Ormai sono pochissimi i prodotti di cosmesi che contengono questo metallo, è anche vero che, per non rischiare, è meglio affidarsi ad aziende che sottopongono ogni prodotto a severissimi test chimici e dermatologici. Per non mettere a repentaglio la propria salute, e in questo caso anche la bellezza della pelle, è sempre consigliabile acquistare cosmetici e make-up di marca, realizzati da aziende di cui ci si fida, che fanno della trasparenza la propria filosofia imprenditoriale e che elencano rigorosamente su ogni confezione tutti gli ingredienti e i conservanti contenuti in un determinato prodotto (questa lista si trova su un’etichetta che mostra quello che viene definito l’INCI del prodotto, ovvero la lista delle materie prime usate per realizzarlo).
Molte volte non è sufficiente che il nichel non compaia tra gli ingredienti utilizzati: per scatenare la reazione allergica, infatti, può bastare l’impurezza di alcune materie prime o persino il materiale non idoneo con cui sono stati realizzati i contenitori del cosmetico usato. Dal punto di vista legale, oggi purtroppo non ci sono norme che impongano all’azienda produttrice di verificare che i propri cosmetici non contengono nichel prima di immetterli sul mercato.
Le case cosmetiche e farmaceutiche, dunque, non sono obbligate a testare i loro trucchi, per cui non tutte le fanno; quello che lo fanno, però, oltre a fornire al cliente finale un importante servizio, sanno che per risultare positivo al test del nichel, un cosmetico deve contenere almeno lo < 0,00001% di metallo. In caso contrario, se la percentuale è inferiore, il nichel non viene rilevato, ma ciò non esclude reazione allergiche, soprattutto nei soggetti maggiormente sensibili. Per tutti questi motivi, prima di applicare un qualsiasi cosmetico su tutta l’epidermide del viso o del corpo, è sempre bene testarlo su un paio di centimetri di pelle: se non succede nulla, se non compaiono bolle o rossori, allora si può procedere senza pensieri al normale utilizzo.