Mesoterapia

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Cos’è e a cosa serve la mesoterapia

La mesoterapia, conosciuta in campo medico anche come intradermoterapia distrettuale, è una tecnica medica che si basa su un diverso modo di somministrare i farmaci. Il metodo, in particolare, consiste nell’iniettare il farmaco adeguatamente diluito, direttamente nella pelle, in una zona specifica del corpo individuabile nella proiezione cutanea dell’organo, o di una parte di esso, che presenta disfunzioni o che è sede di particolari processi patologici.

Il farmaco, poi, è distribuito nella zona circostante attraverso una serie di piccole iniezioni effettuate con aghi appositi, chiamati aghi di Lebel, dalle dimensioni di 0,4 mm di diametro e di 4 mm di lunghezza. La tipologia del farmaco da iniettare, può essere di diverso tipo: minerali, amminoacidi, tradizionali, vitamine, farmaci omeopatici … In ogni caso, comunque, si tratta di farmaci riconosciuti dalla Farmacopea Ufficiale.

Questa tecnica medica ha importanti vantaggi: il farmaco iniettato, infatti, è sufficiente in piccole dosi perché non si disperde nel resto del corpo ma resta circoscritto nell’area in cui è stato iniettato. Esso, poi, ha un effetto prolungato nel tempo sull’organo malato perché è assorbito lentamente dall’organismo e l’incidenza degli effetti collaterali legati all’uso di determinati farmaci è molto ridotta.

Come per le altre pratiche mediche, la mesoterapia deve essere prescritta ed effettuata da personale altamente specializzato. Il primo passo consiste nella diagnosi della patologia: essa va effettuata dal medico, il quale valuterà anche l’eventualità di un trattamento mesoterapico rispetto ad altre possibili terapie. Se si opta per la mesoterapia, poi, bisogna individuare il farmaco migliore e informare il paziente di eventuali rischi e controindicazioni.

Dopo la firma del consenso informato la terapia può avere inizio: essa procede, poi, di pari passo alla valutazione dei risultati a breve e lungo termine. La mesoterapia, comunque, non sostituisce né esclude altri tipi di terapia farmacologica: durante il trattamento della malattia, infatti, il medico può decidere di prescrivere la somministrazione di farmaci per altre vie.

Storia della mesoterapia

Il merito di aver ideato e dato vita alla mesoterapia è del medico francese Michel Pistor che, dopo numerose osservazioni di casi clinici, ha dimostrato la maggiore efficacia dei farmaci iniettati seguendo questa tecnica. Fu lui a darle il nome di mesoterapia, in riferimento al mesoderma, il foglietto embrionale da cui si originano, durante la vita intrauterina, i tessuti connettivi.

Le origini di questa tecnica medica, in particolare, risalgono al 1952 quando un paziente affetto da crisi d’asma e sordità totale si recò nello studio del Dot. Michel Pistor per cercare un rimedio che lo facesse strare meglio. Dopo averlo visitato, il Dot. Pistor decise di somministrargli 10 ml di procaina all’1% tramite un’iniezione endovenosa: la terapia più indicata in quel periodo.

Il giorno dopo il paziente tornò a far visita al dottore: la sua asma non era migliorata, però aveva trascorso tutta la notte ad ascoltare il rumore del pendolo. Il farmaco, quindi, aveva alleviato per un breve periodo la sua condizione di sordità. Il Dot. Pistor, allora, iniziò una serie di esperimenti successivi senza, però, riuscire ad ottenere di nuovo lo stesso risultato.

Ben presto, comunque, la voce iniziò a spargersi e molte persone affette da sordità iniziarono a recarsi allo studio del medico per provare il farmaco. Fu allora che il Dot. Pistor ebbe l’intuizione di iniettare il farmaco direttamente nella zona intorno all’orecchio. Sin da subito furono notati alcuni miglioramenti, ma nulla che risolvesse il problema della sordità.

Il medico, comunque, comprese che la tecnica di iniettare il farmaco direttamente nella regione del corpo interessata dal disturbo, produceva sicuramente più effetti rispetto ad una normale iniezione endovenosa. Ben presto iniziò a sperimentare l’uso di farmaci specifici per le diverse patologie che affliggevano i suoi pazienti, notando che erano sufficienti piccole quantità di farmaci per provocare cambiamenti interessanti.

Il ridotto uso di farmaci, inoltre, aveva anche un’altra conseguenza positiva: la riduzione dell’incidenza degli effetti collaterali. Ben presto la sua tecnica innovativa iniziò ad essere utilizzata anche in campo veterinario grazie soprattutto all’interesse del Prof. Bordet, l’allora direttore della Scuola per veterinari di Maison Alfort.

Nel 1964 il Dot. Michel Pistor decise di fondare in Francia la prima Società di Mesoterapia e quattro anni dopo presentò le sue scoperte all’Accademia di Medicina francese. Ben presto iniziarono le sperimentazioni su larga scala, conquistando successi e diffondendosi anche nel resto del mondo. In Italia, in particolare, la prima Società di Mesoterapia è nata nel 1975.

Mesoterapia e medicina estetica

Uno dei maggiori campi d’applicazione della mesoterapia è la medicina estetica. Questa particolare tecnica, infatti, permette di ridurre l’adipe localizzato, le rughe, la cellulite, tonifica i tessuti e contribuisce a ridurre l’invecchiamento della pelle.

Nel caso della cellulite, in particolare, la seduta di mesoterapia prevede la somministrazione per via intradermica di un cocktail di sostanze e principi attivi con funzioni ben precise. Il loro rilascio è graduale e si completa, più o meno, nell’arco di una settimana.

Lo scopo di questi farmaci, non è eliminare il tessuto adiposo ma fare in modo di migliorare il drenaggio dell’acqua in eccesso trattenuta all’interno di questo tipo di cellule riducendo, di conseguenza, il bruttissimo effetto della pelle a buccia d’arancia. La durata media di questo tipo di trattamento varia dalle 8 alle 15 sedute settimanali in base alla quantità di cellulite che si desidera ridurre; generalmente, poi, si procede con una seduta al mese per mantenere i risultati ottenuti.

Per ottenere risultati più rapidi e duraturi, comunque, spesso la mesoterapia in questo ambito è accompagnata da terapie di massaggio linfodrenante e da cambiamenti delle proprie abitudini personali di vita e di alimentazione. Il trattamento mesoterapico contro la cellulite si basa su un meccanismo totalmente opposto al trattamento mesoterapico contro le rughe. In quest’ultimo, caso, infatti, le sedute hanno l’obiettivo di reidratare la pelle attraverso una serie di sostanze che hanno alla base acido ialuronico.

Questo tipo di principio attivo, in particolare, è prodotto dal corpo stesso e si trova in grandissima quantità nella pelle delle persone giovani. Con il passare degli anni e con l’azione dei raggi solari e delle intemperie, però, la quantità di acido ialuronico presente nella pelle tende a ridursi formando le rughe. Il trattamento mesoterapico rivolto alla riduzione delle rughe può essere effettuato, oltre che sul viso, anche sul collo, sulle mani e sul decolleté.

Campi di applicazione

Oltre alla medicina estetica, i campi di applicazione della mesoterapia sono davvero numerosi. Il tipo di terapia, ovviamente, non è sempre uguale: non solo perché prevede la somministrazione di diversi tipi di farmaci specifici, ma anche perché ogni patologia prevede tempi di guarigione diversi.

Questi ultimi, in particolare, sono in relazione all’entità del problema da risolvere e ai tempi naturali di reazione del paziente. In alcuni casi, è possibile che dopo le sedute intensive iniziali, si renda necessario un periodo di “terapia di mantenimento” volto, appunto, a mantenere i risultati raggiunti.

Uno dei campi di applicazione più importanti della mesoterapia è la terapia del dolore; in tal caso essa prende il nome di “mesoterapia antalgica”. La mesoterapia antalgica, in particolare, è in grado di alleviare diverse patologie muscolo-scheletriche. Tra le principali:

  • rachide lombare: contratture, lombalgie, colpo della strega, stiramenti, lombosciatalgie;
  • rachide dorsale: fibromialgie, contratture muscolari acute;
  • rachide cervicale: torcicollo, osteoartrosi cervicale, contratture cervicali acute, fibromialgie, cervicalgie giovanili;
  • arti superiori: periartriti calcifica e scapolo-omerale, igroma del gomito, epicondilite omerale, capsula retrattile, tunnel carpale;
  • arti inferiori: borsite ischiatiche e trocanterica, tendinite, artrosi, tallonite, gonartrosi, tendinite, alluce valgo, idrarto.

È un ottimo rimedio, inoltre, anche nel trattamento dermatologico di cicatrici (cheloidi e ipertrofiche), acne e alopecia (seborroica e areata). Dal punto di vista reumatologico, invece, è in grado di alleviare diversi tipi di disturbi:

  • artrosi alle mani;
  • rachialgie;
  • affezioni algiche del piede;
  • coxalgie;
  • periartrite scapolo-omerale;
  • gonalgie;
  • rizoartrosi trapezio metacarpale.

Tra gli altri campi di applicazione, poi, c’è l’ambito legato alle arteriopatie e quello delle flebolinfopatie. Nel primo caso può essere utilizzata nei casi di piaghe da decubito, sindrome di Raynaud e arteriopatie obliteranti degli arti inferiori; nel secondo caso, invece, consente di ottenere buoni risultati in caso di flebolinfedemi, flebiti superficiali e varicoflebiti, sindromi post-trombotiche, ulcere flebostatiche, ipodermiti e eczema varicoso e insufficienza venosa o linfatica degli arti inferiori.

Un altro interessante campo di applicazione riguarda tutte quelle patologie legate all’attività agonistica e sportiva: tendinopatie, lesioni distorsive, contusive e provocate da sforzo e complicazioni post-traumatiche. In ogni caso, le sedute di mesoterapia possono essere eventualmente accompagnate da terapie farmacologiche di diverso tipo per favorire la risoluzione in breve tempo del problema.

Controindicazioni ed effetti secondari

Nonostante la mesoterapia sia una tecnica che riduce l’incidenza degli effetti indesiderati e delle controindicazioni dei farmaci, il suo uso può provocare alcuni effetti secondari e può essere controindicato ad alcune categorie di persone. Le maggiori problematiche sono relative alla presenza di allergie più o meno gravi.

Per evitare l’insorgenza di shock anafilattico nel corso della terapia, infatti, prima di iniziare il trattamento con il farmaco prescelto, il medico testerà il suo effetto sul paziente. Una piccolissima quantità di prodotto posta sull’avambraccio, infatti, è sufficiente a verificare l’eventuale presenza di allergie specifiche: se nell’arco di 20 minuti circa la zona circostante all’inoculazione non ha subito cambiamenti, allora si può procedere; se compaiono gonfiore o arrossamenti, il paziente è allergico al prodotto.

In tal caso, il medico valuterà l’eventuale sostituzione del farmaco o deciderà se orientarsi su altri tipi di terapie. Tra gli effetti secondari conseguenti all’uso della mesoterapia ci sono gli ematomi: le iniezioni, infatti, in alcuni casi potrebbero provocare la rottura di piccoli capillari presenti nella zona trattata.

Si tratta, comunque, di un effetto a breve termine destinato a scomparire nell’arco di pochi giorni. Un altro effetto secondario, legato soprattutto all’iniezione e alla bravura del medico, è il dolore.

Di solito questo tipo di iniezioni non sono dolorose: se si sente dolore, allora, esso può dipendere da una quantità eccessiva di farmaco iniettato, da una sua eccessiva acidità, o ancora dalla sua inoculazione in una zona errata del corpo. Le controindicazioni relative alla mesoterapia, invece, sono legate soprattutto a patologie precedenti al trattamento.

Prima di utilizzare questa tecnica, in particolare, bisogna informare il medico di eventuali tumori antecedenti, della presenza di diabete o infezioni del sangue, di malattie emorragiche, dello stato di allattamento o di gravidanza, di eventuali problemi cardiaci e dell’assunzione di altri farmaci come l’aspirina o l’eparina.

Il medico, comunque, saprà fornire tutte le indicazioni e i consigli del caso. Per quanto riguarda l’età, la mesoterapia può essere presa in considerazione per i pazienti dai 14 anni in su; prima è sconsigliata.

Siti web utili

Internet è una risorsa fondamentale per chi si avvicina per la prima volta a questa particolare tecnica medica o per chi vuole approfondire le proprie conoscenze in merito. Esistono molti siti, infatti, dedicati all’argomento molti dei quali sono proprietà di alcune delle cliniche mediche più importanti che la praticano. In ogni caso, per essere più sicuri, è meglio chiedere consiglio al proprio medico generico: sicuramente saprà consigliarvi strutture e medici professionisti specializzati in questo tipo di terapia.

Tra i siti web più importanti e specifici, comunque, c’è quello della Società italiana di mesoterapia. Tradotto in più lingue, al suo interno troverete numerose informazioni utili sulla mesoterapia e un’importante sezione all’interno della quale è inserita una lista di medici accreditati.

Ogni nominativo, in particolare, è organizzato in base alla provincia di residenza ed è corredato da indirizzo, numero di telefono/cellulare, numero di fax e recapito e-mail. Potrebbe essere utile, inoltre, soprattutto se ci si affida al passaparola o esclusivamente alla ricerca in internet, controllare anche il sito web dell’Ordine dei medici della propria città e verificare la presenza del nominativo del medico scelto.

Se cercate maggiori informazioni sulla durata dei trattamenti e sulla loro modalità, è possibile collegarsi al sito www.medici-estetici.com. Cliccando sulla voce “medicina estetica”, nel menù posto al lato sinistro, c’è la voce “mesoterapia”. Nella pagina indicata troverete numerose informazioni non solo sul trattamento in generale, ma anche sul costo medio delle sedute e sulla loro durata.

Un altro sito utile, se siete interessati alle applicazioni estetiche della mesoterapia è http://www.laclinique.it/: cliccando nella sezione “medicina estetica”, nella parte sottostante si evidenzierà il collegamento con l’articolo dedicato alla mesoterapia.

Se siete alla ricerca, invece, delle opinioni di qualcuno che ha già provato questa tecnica medica è possibile collegarsi al sito http://www.ciao.it/Mesoterapia__54219: troverete moltissime opinioni scritte dagli utenti che raccontano la loro esperienza mettendo in luce i vantaggi e i benefici che hanno riscontrato e anche eventuali svantaggi o elementi negativi.

Publicato: 2010-06-30Da: Redazione

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