Peeling

Il peeling è un trattamento estetico per migliorare la pelle
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Cos’è e come funziona il peeling

La cute rappresenta la prima barriera del corpo nei confronti dell’esterno, dal momento che protegge i tessuti e gli organi interni dalle condizioni ambientali avverse quali radiazione luminosa, caldo e freddo, vento, agenti inquinanti e molto altro ancora. Nel suo strato più esterno la pelle è composta dall’epidermide, una barriera spessa solo 0.2 millimetri della quale la porzione superficiale è conosciuta con il termine di strato corneo. Questo sottilissimo strato di tessuto cutaneo è formato da cellule in continuo rinnovamento contenenti cheratina, e viene fisiologicamente perso nel giro di tre-quattro settimane circa attraverso il processo comunemente definito come “esfoliazione”.

Il peeling è un trattamento della medicina estetica che consiste nel favorire questo naturale ricambio del tessuto cutaneo mediante l’utilizzo di agenti chimici o fisici (laser). Il nome di questa tecnica deriva dal termine inglese “to peel”, il cui significato è “sbucciare”, “spelare”: attraverso la rimozione degli strati superficiali di cute, formati da cellule morte, viene stimolata la produzione di nuovi tessuti da parte del derma.

Anche se nella maggior parte dei casi il peeling viene impiegato per il trattamento del viso e del collo, non vi sono praticamente limiti al campo di applicazione di questa tecnica. All’occorrenza, è possibile ricorrere al peeling anche per trattare schiena, spalle, arti superiori ed inferiori e persino la porzione di cuoio capelluto che nelle persone calve è maggiormente esposta all’azione degenerante dei raggi ultravioletti.

I campi di applicazione del peeling laser

In ambito estetico il peeling è una diffusa tecnica di trattamento che consente di migliorare l’aspetto e la salute della pelle. Attraverso la rimozione delle cellule morte che si trovano nello strato corneo è possibile eliminare le impurità ridando alla cute un aspetto levigato e luminoso. Ad esempio le persone che soffrono di punti neri possono trarre grande giovamento dall’impiego del peeling, dal momento che il trattamento elimina questi sgradevoli inestetismi riducendone lo sviluppo futuro. L’azione del laser, infatti, consente di regolare la produzione di sebo da parte delle cellule sebacee presenti nel derma e questo permette di trattare con efficacia anche i più ostici casi di acne, acne rosacea ed iperseborrea (la classica “pelle grassa”).

Quando nel corso della vita la pelle è stata a lungo esposta ai raggi ultravioletti, ad esempio prendendo molto il sole oppure ricorrendo frequentemente alle lampade abbronzanti, è praticamente inevitabile che la superficie presenti i segni del fotoinvecchiamento. Questo fenomeno è un danneggiamento diffuso che si presenta con rughe, cedimento del tessuto cutaneo e perdita di elasticità della pelle, ed è causato dall’azione degradante dei raggi ultravioletti nei confronti delle fibre e del collagene. Macchie scure, comparsa di capillari venosi e alterazioni della funzionalità del derma sono efficacemente trattabili mediante il peeling laser.

Il peeling laser è indicato anche per i soggetti affetti da melasma, la tipica maculazione scura che compare con l’avanzare dell’età, e per le persone che soffrono di macchie cutanee dovute alla produzione anomala di melanina (la cosiddetta iperpigmentazione).

Oltre a questi scopi meramente estetici, il peeling è di grande aiuto anche nel caso di vere e proprie patologie, come ad esempio le cheratosi solari (o attiniche) dovute all’aggressione dei raggi ultravioletti che portano alla formazione di tessuti in continua desquamazione. La rimozione delle cheratosi non è solamente una esigenza estetica, ma anche e soprattutto medica, dal momento che queste alterazioni possono evolversi in tumori della pelle.

Come si svolge una seduta di peeling laser

Il peeling laser viene effettuato mediante l’utilizzo di appositi macchinari in grado di produrre raggi infrarossi, secondo la tecnica del laser CO2 pulsato. Questi raggi infrarossi vengono indirizzati verso i punti dell’epidermide da trattare, a livello dei quali determinano la vaporizzazione praticamente istantanea dell’acqua contenuta nelle cellule. In questo modo viene promossa la rimozione dello strato corneo di cellule morte, stimolando al contempo i tessuti sottostanti a produrre nuovi tessuti sani.

Anche se all’apparenza potrebbe sembrare una tecnica molto impattante, in realtà quella laser è considerata la tipologia di peeling più rispettosa della cute. Solo le cellule bersaglio, infatti, vengono colpite dal raggio a luce pulsata, pertanto i tessuti circostanti non ne risentono. Inoltre è possibile modulare l’intensità del laser, adattandolo alle esigenze della persona che si sottopone al trattamento, ed arrivando a trattare solo specifiche aree e spessori del derma. Le microferite causate dall’applicazione del laser sono di dimensioni microscopiche, ed entro pochi giorni avviene la loro completa cicatrizzazione.

A seconda del grado di penetrazione del laser all’interno della cute, il peeling può essere:

  • molto superficiale: solo lo strato più esterno della pelle viene trattato, allo scopo di rimuovere le cellule morte in superficie in caso di iperpigmentazione o di macchie cutanee;
  • superficiale: interessa l’epidermide ad una profondità leggermente superiore, e viene impiegato nei casi di fotoinvecchiamento più lievi;
  • mediamente profondo: in questo caso la penetrazione del laser si spinge oltre l’epidermide, ed è indicato in caso di fotoinvecchiamento più marcato;
  • profondo: si tratta in assoluto del peeling laser più invasivo, pertanto viene impiegato solo nei casi più gravi di fotoinvecchiamento.

I consigli per un peeling laser sicuro

Il peeling laser non è certamente un trattamento dermoestetico che si improvvisa: per questo motivo, è bene rivolgersi solo a centri specializzati nei quali lavorino professionisti qualificati. Il laser è infatti in grado di causare seri danni organici, se utilizzato con imperizia, pertanto la scelta del luogo nel quale sottoporsi al trattamento deve essere vagliata con estrema oculatezza e non basata sull’offerta più conveniente.

Ma come capire se ci si può rivolgere con fiducia ad un centro di trattamento piuttosto che ad un altro? Innanzitutto, è bene farsi ricevere su appuntamento in modo tale da ottenere indicazioni sulle possibilità di trattare gli inestetismi di cui si soffre, sulle effettive aspettative e sulle procedure cui attenersi prima e dopo il peeling laser. Già da un simile colloquio si può capire se il personale con cui si ha a che fare è affidabile e realmente competente. Esami accurati della cute del paziente e scatti di fotografie prima e dopo il trattamento sono altri elementi che distinguono un buon centro di trattamento da uno sui generis.

Prima di sottoporsi al peeling laser, è indispensabile firmare una liberatoria riguardante il consenso informato. Sottoscrivendo questo documento, il paziente dichiara la sua completa consapevolezza nei confronti di tutti gli aspetti e dei potenziali rischi del trattamento cui si sottoporrà.

Publicato: 2012-07-13Da: Redazione

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