Lampada di emergenza

Categoria: Archivio Casa
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A cosa serve

Capita che, talvolta, a causa di una improvvisa interruzione di energia elettrica la casa possa sprofondare improvvisamente nel buio. In queste situazioni imprevedibili, se esse si verificano nelle ore serali o notturne, ci si può trovare in difficoltà a causa dell’impossibilità di vedere. Le lampade di emergenza, intese come parte integrante dell’impianto elettrico esistente, rappresentano un validissimo ausilio per superare questi improvvisi blackout.

Le apparecchiature per la cosiddetta “illuminazione di emergenza” sono regolamentate da leggi e normative specifiche che ne impongono l’installazione all’interno dei luoghi di lavoro e negli ambienti interessati da attività del settore terziario. Questi impianti sono progettati per entrare automaticamente in funzione quando, per un qualsiasi motivo, viene a mancare l’illuminazione ordinaria.

Secondo le prescrizioni di legge, questi apparecchi devono rispondere a specifici requisiti e fornire una sufficiente illuminazione tale da garantire l’incolumità delle persone. Inoltre queste lampade devono segnalare efficacemente le vie di esodo e le uscite di sicurezza, mettere in risalto i passaggi potenzialmente pericolosi (es. gradini, ostacoli, sporgenze…) ed evitare che, a causa del buio improvviso, si possano scatenare attacchi di panico soprattutto negli ambienti sovraffollati.

Pur non essendo obbligatoria l’installazione di questi dispositivi nei luoghi privati, sempre più persone richiedono l’inclusione di un adeguato impianto di illuminazione di emergenza già in fase di costruzione o ristrutturazione di una casa. La presenza di tali sistemi è infatti in grado di garantire un miglior livello di sicurezza in casa, utile soprattutto in presenza di anziani o bambini.

Soluzioni per l’illuminazione di emergenza

Numerose sono le ditte che operano sul mercato proponendo i loro prodotti per l’illuminazione di emergenza, sia nei luoghi pubblici o produttivi che in quelli prettamente residenziali. In quest’ultimo caso, le lampade di emergenza permettono un migliore comfort e sicurezza della casa, accendendosi automaticamente se la corrente dovesse venire a mancare.

L’autonomia delle lampade di emergenza è variabile, ma comunque piuttosto ampia: si va in genere da una a tre ore. Pertanto, le lampade di emergenza sono in grado si sopperire efficacemente all’illuminazione tradizionale sino al ripristino dell’energia elettrica.

Le lampade di emergenza tipicamente vengono montate a parete; in alternativa, è possibile usufruire di soluzioni ad incasso che permettono un risparmio di spazio e rendono più discreta la presenza di questi sistemi. In genere i sistemi di illuminazione sono installati nelle medesime ubicazioni degli apparecchi di comando e di derivazione. Alcune lampade di emergenza, inoltre, possono essere estratte dal loro alloggiamento ed utilizzate in caso di blackout al pari di una torcia elettrica portatile.

Le lampade di emergenza vengono di solito posizionate in salotto, in cucina, in camera da letto, nella stanza da bagno o lungo le scale, in modo tale da poter illuminare i luoghi più importanti dell’abitazione. Molto utili sono anche le lampade in garage e lungo i muri esterni della casa, che oltretutto si possono attivare nell’eventualità in cui malintenzionati dovessero togliere la corrente all’edificio.

Come montare la lampada di emergenza

Le lampade di emergenza possono essere installate da montatori professionisti o elettricisti, ma nulla toglie che con un minimo di attrezzatura si possa procedere anche al montaggio fai da te. È sempre utile, in questo caso, farsi aiutare da un’altra persona.

Una volta acquistata la lampada più indicata per le proprie esigenze, si deve scegliere il luogo nel quale montarla e con un metro individuare il punto esatto del muro al quale fissarla. Con una matita si segna sulla parete il luogo nel quale praticare i fori per l’ancoraggio, procedendo poi con un trapano per la loro realizzazione. Nei fori si devono inserire gli stop a muro e successivamente fissarvi la lampada collegandola direttamente alla più vicina presa di corrente oppure con l’ausilio di una prolunga. Per un lavoro ben fatto, più discreto, si può anche far passare un filo elettrico all’interno del muro oppure lungo gli angoli della stanza o il battiscopa. Nel caso invece si optasse per modelli da incasso è importante farsi aiutare da un esperto, dal momento che bisogna praticare nel muro un foro per l’alloggiamento della cassetta murata.

Periodicamente, inoltre, bisogna provvedere al controllo delle batterie della lampada di emergenza che dopo qualche anno potrebbero non funzionare più a dovere. In questo caso bisogna sostituirle, utilizzando un cacciavite per aprire l’alloggiamento che le contiene. Le batterie esaurite devono essere poi conferite presso un’isola ecologica per il loro corretto smaltimento.

Publicato: 2012-04-18Da: Redazione

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