Piscine fuori terra

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Caratteristiche

Le piscine fuori terra nascono per far sì che chiunque possa concedersi il piccolo lusso di possedere una piscina a casa propria, fosse anche solo su un terrazzo o in un piccolo giardino. Infatti, al di là delle dimensioni varie e, in genere, molto più contenute di quanto non avvenga per le tradizionali piscine interrate, le piscine fuori terra sono vantaggiose sia dal punto di vista economico sia da quello relativo al montaggio, estremamente più semplice.

Le piscine fuori terra, infatti, possono essere perfino installate autonomamente, a patto di possedere una certa dimestichezza con il fai da te: tuttavia, non si tratta mai di operazioni troppo complesse, dato che questi modelli nascono in Nord Europa e in Canada, appositamente per essere montate senza dover ricorrere all’aiuto di tecnici esperti. Anche la manutenzione, inoltre, risulta essere molto più agevole di quanto non sia quella delle piscine interrate.

D’altra parte, la piscina fuori terra è la soluzione ideale non soltanto in termini economici, se non si può o non si vuole spendere una cifra considerevole per la realizzazione di una piscina, ma anche per coloro i quali non ritengono che l’uso della piscina giustifichi un investimento di così ampia portata o, ancora più semplicemente, non si trovano a vivere in casa propria ma in affitto.

Le piscine fuori terra di più ridotte dimensioni o gonfiabili, inoltre, sono perfette per chi ha figli piccoli: possono essere montate all’occorrenza durante il periodo estivo e, a fine stagione, possono essere facilmente smontate e riposte, anche se non si dovesse possedere molto spazio.

Le piscine fuori terra sono costituite di elementi comuni piuttosto semplici:

  • una struttura autoportante;
  • un telo impermeabile;
  • una pompa;
  • un meccanismo di filtraggio dell’acqua.

Talvolta, possono essere presenti accessori come scalette di accesso, faretti, feltri isolanti, sistema di riscaldamento o, addirittura, per l’idromassaggio.

Costruire una piscina fuori terra

La realizzazione di una piscina fuori terra non è affatto un lavoro complesso, tuttavia per quelle di più grandi dimensioni potrebbe essere necessario chiedere l’aiuto di un paio di persone.

Prima di tutto, per iniziare, bisognerà decidere quale sarà il posto nel quale andrà montata la piscina. Si dovrebbe aver cura di scegliere una zona ben soleggiata, che sia altresì vicina ad una presa elettrica con dispositivo salvavita, ad un allaccio dell’acqua e ad uno scarico, così da ridurre i rischi di allagamento. Meglio ancora se lontano dagli alberi, così da evitare il più possibile che foglie o pollini possano sporcare costantemente l’acqua.

Anche il terreno andrà preparato con estrema cura. Bisogna, infatti, che sia livellato e senza collegamenti elettrici sottostanti. In alcuni casi, si consiglia di porre uno strato di sabbia fine o un leggero letto di cemento, così da donare completa stabilità alla piscina.

Ad ogni modo, non si tratta di interventi necessari: ciò che davvero non può essere evitato è un sistema, anche semplice, di canalizzazione dell’acqua, per un buon ricambio della stessa.

Detto ciò, anche sul fronte dei permessi non si registrano particolari difficoltà. Infatti, per una piscina fuori terra non è necessario presentare alcuna Dia, a patto naturalmente che si tratti di un impianto all’occorrenza smontabile.

Un buon libretto di istruzioni sarà, senza dubbio, un eccellente alleato per la messa in posa della piscina fuori terra, ma è bene conoscere qualche piccolo trucco per semplificare le operazioni di montaggio. Ad esempio, il terreno sul quale andrà posizionata la piscina dovrà essere un metro in più di diametro, nel caso di un impianto rotondo, mentre dovrà essere due metri in più di larghezza e uno in più di lunghezza se la forma della piscina risulta essere rettangolare.

Tipologie

Due sono le grandi famiglie nelle quali si dividono le piscine fuori terra:

  • piscine a struttura morbida;
  • piscine a struttura rigida.

Sicuramente, nonostante i tanti vantaggi che le piscine fuori terra hanno, da un punto di vista estetico, presentano un impatto visivo ben maggiore, rispetto a quanto avviene con quelle interrate. Tale considerazione, comunque, non cambia a seconda della tipologia preferita, che si potrà scegliere tenendo maggiormente nel conto le caratteristiche tecniche e funzionali, unitamente a quelli che sono i nostri bisogni.

Le piscine fuori terra a struttura rigida si compongono di una lamiera in acciaio, o in pvc, appositamente trattata per essere resistente all’acqua e all’umidità. La vasca risulta essere molto resistente e duratura nel tempo.

Le piscine fuori terra a struttura morbida sono composte da tubolari in acciaio che sostengono, a propria volta, un liner in pvc, studiato per resistere alla portata dell’acqua. Il vantaggio risiede nella maggiore rapidità e semplicità di montaggio e smontaggio.

Il montaggio deve essere preso in considerazione perché è importante che si limitino gli interventi da dover effettuare sul terreno. Le piscine fuori terra autoportanti sono molto semplici da installare su una superficie piana e, molto spesso, non hanno necessità di viti e di bulloni. La struttura in poliestere trattato resiste a muffe e funghi.

Le piscine fuori terra gonfiabili sono in materiali antiscivolo, possiedono valvole di sicurezza e possono anche essere acquistate di dimensioni ampie, così da poter essere usate da tutta la famiglia.

Le piscine fuori terra, infine, possono anche essere realizzate in legno: esteticamente, si tratta probabilmente del miglior compromesso ma è anche vero che si tratta spesso di modelli più costosi. Ad ogni modo, è preservata la semplicità di montaggio e la resistenza del prodotto, naturalmente trattato non solo contro muffe, parassiti e umidità, ma anche trattato appositamente per non rovinarsi alla luce diretta del sole.

Manutenzione

Normalmente, la manutenzione delle piscine interrate non è particolarmente agevole e, spesso, si richiede l’intervento di personale specializzato.

Per quanto riguarda le piscine fuori terra, invece, le operazioni di manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria, possono essere eseguite senza l’aiuto di tecnici ma in prima persona, rendendosi molto più semplice e meno dispendioso.

In fine dei conti, per quanto riguarda la struttura, dovrebbe essere sufficiente uno sguardo attento quotidianamente, al fine di verificare la tenuta e la pulizia, il corretto montaggio, il funzionamento ottimo dell’impianto di filtrazione. Da questo punto di vista, sarà bene provvedere ogni settimana al settaggio del ph, che andrà analizzato ed, eventualmente, regolato.

Sarebbe interessante anche acquistare una copertura per la piscina che servirà a proteggere l’acqua da impurità, foglie, polvere. Durante l’inverno, poi, si potrà decidere di procedere in due modi diversi, anche a seconda dello spazio che si possiede.

Se si dispone di un luogo asciutto e pulito, sarebbe preferibile smontare la piscina fuori terra, procedendo in modo inverso a quando la si è montata, è riporla per la stagione fredda, magari acquistando un apposito telo, resistente e robusto.

Se non si potrà procedere in questo modo, allora si lascerà la piscina montata e piena d’acqua anche durante l’inverno, avendo comunque cura di rivestirla interamente, per limitare i danni apportati dagli agenti atmosferici,
tuttavia, andrebbe tenuto in considerazione che le piscine fuori terra nascono come impianti stagionali, quindi bisogna valutare, al momento dell’acquisto, anche la possibilità di riporre adeguatamente il prodotto una volta smontato.

È che molte volte, essendoci offerte, promozioni e prezzi bassi, si tende ad effettuare un acquisto impulsivo, senza tenere nel giusto conto che le piscine fuori terra andranno comunque mantenute e gestite anche in seguito, nonostante gli addetti diranno sempre che si tratta di una soluzione semplice e che non nasconde costi aggiuntivi.

Prezzi

Le piscine fuori terra presentano dei prezzi notevolmente più vantaggiosi di quanto non accada per le piscine interrate. Ciò naturalmente avviene a causa anche della minore manodopera necessaria per il montaggio.

La preparazione del terreno e l’installazione di una piscina interrata sono, infatti, il principale punto di svantaggio economico di questo genere di impianto, i cui costi diventano proibitivi per la maggior parte delle persone. La piscina fuori terra, invece, è semplice da installare e viene venduta in kit pronti per un rapido assemblaggio, consentendo di risparmiare tempo e fatica.

Le dimensioni delle piscine fuori terra rappresentano un ulteriore lato positivo. La loro profondità, infatti, non è mai superiore al metro e mezzo per quindici metri di lunghezza massima o dieci di diametro. Sicuramente, se da una parte si tratta di impianti molto più facilmente posizionabili in spazi ridotti, dall’altra è anche vero che non si sceglierà una piscina fuori terra se si intende praticare dell’attività sportiva, dato che risulterà
impossibile effettuare tuffi o nuotate.

Non sempre, poi, questo genere di piscine sono esteticamente valide. In alcuni casi, si dovrà ricorrere a qualche piccolo “trucco” per far sì che la sagoma sia meno impattante. Comunque, il vantaggio è che sul mercato sono disponibili un gran numero di modelli e di finiture, così da poter scegliere quelli che si adattano meglio all’ambiente circostante.

L’installazione di una piscina fuori terra è anche un ottimo modo per ampliare i propri contatti sociali, dal momento che diventerà facilmente un luogo in cui incontrarsi tra amici e parenti, soprattutto se con bambini.

Per quanto riguarda i prezzi, essi sono estremamente variabili. Per avere un esempio, una piscina fuori terra gonfiabile per 4 o 6 persone, con idromassaggio è disponibile a partire dai 900 euro circa, mentre una autoportante rettangolare 7×3,50 metri circa è disponibile per poco meno di 1000 euro.

Interrare una piscina fuori terra

Ad ogni modo, anche determinate considerazioni circa le piscine interrate sono del tutto valide.

È ovvio che, ad avere la possibilità di costruire una piscina interrata, si saprà anche che la sua realizzazione donerà un valore maggiore all’immobile di circa il 12 o 15%, senza che si verifichino, tuttavia, variazioni al catasto (a meno che non si costruisca una piscina maggiore di 80 metri quadri). Questo, naturalmente, si configura come un vero e proprio investimento a lungo termine, ma deve essere comunque materialmente possibile effettuarlo.

Per molti, quindi, si configura una seconda possibilità: interrare la piscina acquistata per essere fuori terra, che sicuramente ha un costo minore. Anche le piscina fuori terra, infatti, potrebbero essere interrate.

In questo caso, lo scavo da effettuare deve essere poco più profondo dell’ingombro della vasca, ed è consigliabile eseguire comunque un lavoro di drenaggio e di livellamento del terreno. Si propone, normalmente, di usare calcestruzzo magro con uno spessore di almeno 5 centimetri e di massimo 10. A questo punto, si potrà posizionare la piscina e procedere all’installazione completa.

I costi sono abbastanza vari e dipendono dal tipo di terreno ma anche dalla necessità, eventuale, di ulteriori materiali inerti. Il minimo costo è considerato intorno agli 800 euro, ma può arrivare fino ai 2500 euro, se si dovessero trovare delle falde acquifere nel sottosuolo o se il fondo dovesse essere particolarmente roccioso.

Infatti, in determinati casi, si dovrà perfino procedere con il puntellamento delle pareti, visto che i movimenti di assestamento del terreno potrebbero altrimenti creare delle crepe in tutto il resto della pavimentazione.

Le piscine fuori terra che possono essere interrate, sebbene ricordiamo che non si tratta affatto di una pratica comune, non sono tuttavia quelle costituite con strutture deboli o solo in telo, perché troppo elevato sarebbe il rischio di una lacerazione dell’impianto.

Publicato: 2011-04-26Da: Redazione

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