Bistecchiera

Categoria: Archivio Cucina
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A cosa serve

Cuocere alla griglia è uno dei metodi più conosciuti e anche più intuitivi dato che sfrutta, fin dalla notte dei tempi, il fuoco come strumento per insaporire i cibi e renderli più salutari oltre che più digeribili.

Naturalmente, il re della cottura con il fuoco è il barbecue, che diventa il simbolo di festosi eventi in famiglia, di riti collettivi e di tempo trascorso in allegria e spensieratezza. Ne sanno qualcosa i Paesi anglofoni, primo fra tutti gli Stati Uniti, ma anche il Regno Unito, l’Australia, l’Irlanda, nei quali essere invitati ad un barbecue significa prendere parte ad un evento caratterizzato da informalità e convivialità.

Non è raro, comunque, vedere anche in Italia, soprattutto durante il periodo estivo, molte famiglie alla ricerca del posto più adatto nel quale poter installare il proprio barbecue per una giornata. Certo, nel nostro Paese non è la villetta, neppure a schiera, la modalità abitativa più diffusa, ma l’appartamento, il che rende la grigliata all’aperto l’occasione per una scampagnata in un qualche parco o riserva naturalistica, a differenza di quanto avviene in quelle nazioni dove il barbecue della domenica è un’usanza molto diffusa anche a causa di diversi moduli abitativi.

Tuttavia, il fascino di una buona bistecca non deve per forza passare attraverso carbone (o gas) e fuoco: anche in casa propria è possibile cuocere dell’ottimo cibo grigliato a patto di possedere lo strumento giusto. In questo caso, si tratta della bistecchiera, sulla quale preparare carne, pesce e verdure (o perfino frutta) in modo naturale e genuino. Con una bistecchiera si può cuocere senza dover aggiungere grassi, esaltando le proprietà nutritive e le qualità organolettiche dei cibi, esaltando anche il più delicato dei sapori.

In commercio esistono diversi tipi di bistecchiera, ognuno con le proprie caratteristiche specifiche: scegliere non è sempre facile e una rassegna delle principali presenti sul mercato aiuterà ad acquistare quella più adatta alle proprie esigenze.

Bistecchiere tradizionali

La bistecchiera in ghisa è quella considerata probabilmente più comune e più utilizzata, perfetta per cuocere sui fornelli domestici. È vero che, in alcuni casi, è possibile sostituirla con una padella antiaderente, ma i risultati non saranno paragonabili ad una buona bistecchiera in ghisa.

Le proprietà del materiale fanno sì che la conduzione del calore avvenga in modo ottimale, in tempi brevi e senza l’aggiunta di grassi; inoltre, la bistecchiera in ghisa può essere usata su qualunque tipo di fornello, che sia a gas, in vetroceramica, ad induzione o elettrico.

Per cuocere alla perfezione con questo genere di bistecchiere occorre seguire qualche accorgimento, utile anche a prolungare la vita dell’utensile in questione. In effetti, si tratta di una procedura piuttosto semplice: prima di tutto, occorre far scaldare a perfezione la bistecchiera, dopodiché si irrorerà con un filo d’olio e, nel momento in cui inizia a far fumo, può essere usata per la cottura del cibo.

Attenzione al lavaggio, visto che non deve mai essere messa in lavastoviglie ma pulita a mano, una volta raffreddata, avendo cura di impiegare sempre il minimo indispensabile in quanto a detergente.

Le bistecchiere in ghisa hanno un unico neo, quello relativo al peso: infatti, questo materiale è davvero molto pesante, quindi non adatto a bistecchiere di grandi dimensioni, che potrebbero essere molto difficili da sollevare. Le migliori, ad ogni modo, sono quelle il cui fondo è scanalato, poiché riescono a raccogliere meglio i grassi di cottura: addirittura, in alcuni modelli, è presente un apposito beccuccio dal quale far fuoriuscire i liquidi.

Le bistecchiere antiaderenti, invece, non consentono una cottura così uniforme come quella in ghisa, ma sono molto più pratiche e maneggevoli, risultando indicate anche quando si desidera un modello più grande che occupi addirittura due fuochi, spesso di stampo professionale e adatto alle famiglie numerose o a chi ha sempre molti ospiti a cena.

Bistecchiera in pietra ollare

La bistecchiera in pietra ollare è, in effetti, una novità che è apparsa da qualche anno sul mercato di maggiore consumo, non essendo prima molto diffusa e apprezzata. La pietra ollare ha delle speciali caratteristiche termiche, tanto che è in grado di mantenere il calore accumulato fino a due ore dopo lo spegnimento della fiamma di alimentazione.

I modelli sono numerosi, ma quello più comune è costituito da una piastra in pietra ollare adagiata su appositi supporti al di sotto dei quali viene accesa una fiamma, tenuta sotto controllo in appositi piccoli contenitori. I cibi si cuociono, quindi, per induzione, dopo essere stati sistemati, naturalmente, sulla piastra in pietra.

Sono disponibili anche dei modelli di bistecchiera in pietra ollare che possono essere scaldati direttamente sui fornelli, sia elettrici sia a gas. Alcuni, poi, possono passare dalla cucina alla tavola, essendo completi di maniglie e supporti per fungere da piatto di portata.

Spesso, almeno in passato, era necessario recarsi presso pochi negozi specializzati per trovare le bistecchiere in pietra ollare ma oggi è molto più semplice acquistarne una, anche attraverso internet.

Una caratteristica interessante di questa bistecchiera è quella di non produrre né fumo né cattivi odori e di essere naturalmente antiaderente, senza dover provvedere all’aggiunta di alcun tipo di condimento. Bisogna sottolineare, tuttavia, che non consente di grigliare rendendo “croccanti” i prodotti: piuttosto, è più votata ad una cottura dietetica e salutare, molto indicata per i formaggi e per tutte le verdure oltre che per il pesce.

Le migliori sono quelle alte più di due centimetri, di colore verdognolo e con il minor numero possibile di venature: infatti, durante l’uso è possibile che queste venature creino delle spaccature ma, se in piccolo numero, non pregiudicano l’uso della pietra neanche con il passare del tempo.

La pietra ollare non deve mai essere lavata con detersivi; per il primo uso si dovrebbe prima procedere ad un’ingrassatura con olio d’oliva per almeno 24 ore: dopo aver provveduto ad asciugare con carta assorbente quello in eccesso, potrà essere messa in funzione.

Bistecchiera elettrica

Le bistecchiere elettriche sono anch’esse molto diffuse: la caratteristica principale è che non funzionano con il calore generato da una fiamma ma grazie all’elettricità, alla quale sono collegate.

Le due parti che formano il corpo della bistecchiera, in cui la superiore è richiudibile a mo’ di coperchio, possiedono entrambe delle serpentine riscaldanti nelle quali passa, quindi, la corrente elettrica. Le piastre dovrebbero essere identiche a quelle di una bistecchiera tradizionale, e presentare numerose scanalature, sempre indicate per raccogliere i grassi.

La bistecchiera elettrica fa sì che il cibo in cottura non debba essere girato da un lato e poi dall’altro, perché la cottura avviene in modo uniforme e contemporaneamente.

È preferibile aggiungere sale o spezie solo a cottura ultimata e dopo aver impiattato, piuttosto che in cottura. Se il coperchio della bistecchiera viene, invece, fissato al piano, allora può essere usato anch’esso come un ulteriore spazio per la cottura dei cibi, anche se poi si dovrà provvedere a girare gli alimenti.

La bistecchiera elettrica non crea differenze, in quanto a caratteristiche del cibo, rispetto a quelle classiche e, tutto sommato, neppure rispetto al barbecue, ma bisogna prestare maggiore attenzione alla temperatura d’uso, perché quando diventa troppo elevata alcuni cibi perdono le proprie caratteristiche nutrizionali. Ecco perché alcuni modelli consentono di impostare la temperatura desiderata, mantenendola sempre sotto controllo anche durante la cottura.

La bistecchiera elettrica ha un vantaggio, rispetto a quella tradizionale, per ciò che riguarda lo sporco e l’odore del cucinato. Infatti, si riducono notevolmente il fumo e l’odore e, per di più, possono essere preferiti quei modelli dotati di appositi dispositivi antifumo e mangia odori.

A questo serve, per esempio, un vassoio da collocare al di sotto del piano di cottura, riempiendolo di acqua. Di norma, le bistecchiere elettriche più grandi sono anche quelle migliori dal punto di vista qualitativo per ciò che riguarda le prestazioni: tuttavia, si tratta anche di quelle meno maneggevoli e indicate solo per chi ha adeguato spazio per riporle, anche una volta chiuse.

Manutenzione

Le bistecchiere, per durare nel tempo, devono essere adeguatamente manutenute, soprattutto per ciò che riguarda la pulizia. Purtroppo, si tratta di utensili che si sporcano davvero molto, e pulirle per bene, senza rovinarle sembra essere impresa piuttosto complicata, dal momento che molte case costruttrici spiegano anche che sarebbe preferibile usare molto poco detersivo se non evitarlo del tutto.

Ecco, quindi, che la soluzione ideale potrebbe essere rappresentata dai vecchi e cari “rimedi della nonna”. Si tratta di piccoli trucchi, spesso anche a buon mercato, per riuscire a cavarsela in numerose circostanze.

L’occorrente consiste in un panno di spugna, in un limone, un po’ di bicarbonato, dell’aceto, dell’olio, del sale grosso e della carta assorbente.

La prima operazione da compiere è sfregare ben bene con il sale grosso tutta la piastra della bistecchiera, dopodiché il sale va eliminato con l’aiuto di un panno asciutto. Sarebbe preferibile eseguire una prima operazione di pulizia, ancorché grossolana, a caldo, strofinando la superficie della bistecchiera con della carta assorbente.

Spesso si sottovaluta che una bistecchiera in ghisa, ma anche elettrica, comunque con scanalature, se pulita con acqua, può molto facilmente arrugginirsi: è preferibile, quindi, non farvi ricorso o asciugarla immediatamente e in modo molto accurato.

Con l’aceto si può sgrassare a dovere la piastra, addirittura è possibile lasciarvela immersa per qualche minuto, così da eliminare il più possibile gli odori sgradevoli. A questo punto, la bistecchiera dovrebbe essere ben pulita ma, se così non fosse, si potrà ricorrere al bicarbonato, con il quale cospargere la piastra, insieme ad un poco d’acqua.

Una paglietta di ferro può essere molto utile per eliminare le incrostazioni e i residui di cibo. Attenzione a non mettere mai nessun tipo di bistecchiera in lavastoviglie e a non usare detergenti aggressivi.

Se possibile, sarebbe il caso di avere una bistecchiera per la carne e una per il pesce, visto che l’odore di quest’ultimo è ancora più difficile da eliminare e impregnerà anche la carne cotta successivamente per un certo numero di volte.

Come scegliere

Abbiamo visto che in commercio esistono numerose tipologie di bistecchiere, tutte valide e tutte adatte a cuocere non solo la carne ma anche il pesce, il formaggio, le verdure e la frutta.

Ma, naturalmente, il modo migliore per ottenere la più elevata versatilità è quello di orientarsi su piastre che ci consentano di regolare la temperatura, non correndo il rischio di impostarla troppo elevata, eliminando sia la possibilità di bruciare i cibi, sia quella di produrre troppo fumo e odori sgradevoli, senza dimenticare che le temperature estreme provocano un impoverimento dei cibi, dal punto di vista nutrizionale.

La bistecchiera elettrica, che pur presenta notevoli vantaggi da questo punto di vista, è anche però un piccolo elettrodomestico al quale prestare particolare attenzione e che, magari, potrebbe non essere adatto ad un uso rapido o per una o due persone che desiderano una fetta di carne grigliata.

Se si preferisce una bistecchiera elettrica sarà bene scegliere un modello nel quale si possono sfilare le piastre con molta semplicità: si sarà agevolati nelle operazioni di pulizia, senza correre il rischio di coinvolgere le resistenze elettriche.

La grandezza è un altro elemento fondamentale nella scelta, tant’è che lo abbiamo menzionato fin da subito, soprattutto per quanto riguarda le bistecchiere in ghisa, molto pesanti e poco maneggevoli, dato che all’aumentare della grandezza aumenta anche il peso.

Le bistecchiere realizzate con materiali antiaderenti, invece, in alcuni casi possiedono una doppia piastra: da un lato sono lisce, adatte a cuocere alimenti che non perdono molti grassi, o perfetti da tostare; dall’altro sono scanalate, per la grigliata tradizionale.

I manici dovrebbero sempre essere ben isolati e non condurre calore, così da poter usare l’apparecchio in totale sicurezza.

Se una bistecchiera elettrica dovesse guastarsi prima di due anni dall’acquisto, sarà bene ricordare che si è coperti dalla garanzia: ad ogni modo, è sempre preferibile mandare la propria bistecchiera in riparazione presso centri specializzati ed evitare il fai da te.

Publicato: 2011-04-02Da: Redazione

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