Umidificatore

Categoria: Archivio Elettrodomestici
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A cosa serve

L’umidificatore serve ad immettere vapore acqueo nell’aria e a ristabilire il corretto tasso di umidità. In questo modo, si garantisce che il livello di umidità nell’aria non scenda mai al di sotto delle percentuali minime che sono necessarie per avere una buona abitabilità degli ambienti. Inoltre, si prevengono quelli che sono i classici disturbi respiratori e polmonari, asma e allergie, che colpiscono in modo particolare bambini e anziani.

Riscaldare casa, durante la stagione invernale è chiaramente una necessità: le temperature basse pregiudicherebbero il nostro comfort abitativo se non adeguatamente contrastate con stufe, camini e termosifoni.

Tuttavia, avere i riscaldamenti accesi, sebbene sia anche piacevole per il tepore diffuso, rappresenta comunque un possibile problema per la sensazione di benessere complessivo. Infatti, con i caloriferi accessi durante l’inverno, si tende ad avere sempre aria secca in casa e uno scarso riciclo.

Per avere un’idea della temperatura giusta da mantenere negli ambienti domestici, va ricordato che:

  • le stanze da letto dovrebbero essere comprese tra i 15 e i18 gradi centigradi;
  • il soggiorno, la sala da pranzo, lo studio non dovrebbero mai superare i 20 gradi centigradi e non dovrebbero scendere al di sotto dei 18;
  • in cucina deve essere compreso tra i 15 e i 17 gradi;
  • nel bagno, un massimo di 22 gradi ed un minimo di 20 gradi.

Poiché l’aria secca è un problema significativo per chi soggiorna a lungo negli ambienti, sarà opportuno trovare una soluzione adeguata. Le possibilità non mancano e, fra tutte, sicuramente la più utile è quella di ricorrere all’ umidificatore.

Tipi di umidificatori

In commercio esistono molte tipologie di umidificatori fra cui scegliere. Principalmente sono classificati in base a due caratteristiche: dimensione e metodo di umidificazione .

Gli umidificatori  di più grande formato sono chiamati a console, e sono in grado di umidificare camere multiple o aree di grandi dimensioni. Mentre gli umidificatori da camera sono unità più piccole, adatte a singole stanze di piccole o medie dimensioni.

Di seguito una breve panoramica dei diversi tipi di umidificatori in base al loro funzionamento:

  • umidificatore evaporativo ad aria fresca: è la tipologia più diffusa, aggiunge umidità nell’aria utilizzando i principi di evaporazione naturale, che è il metodo più pulito di umidificazione. Il funzionamento è semplice: un filtro traspirante assorbe l’acqua, poi quando diventa saturo un ventilatore soffia aria secca verso il filtro, viene così aggiunta l’umidità nell’aria. Il filtro cattura al suo interno ogni impurità, come i minerali, che possono essere presenti nell’acqua, assicurando che l’aria idratata sia completamente pulita. La maggior parte dei filtri devono essere sostituiti ogni 2 mesi circa, anche se alcuni modelli di umidificatore hanno dei filtri lavabili e riutilizzabili;
  • umidificatore a vapore caldo: utilizza un elemento riscaldante  che fa bollire l’acqua, rilasciandola nell’aria, sotto forma di vapore caldo. Se vivete in un ambiente particolarmente freddo, questo modello  è il più consigliato in quanto fa percepire la stanze più calda di quanto non lo sia in realtà (al contrario di un umidificatore ad aria fresca, che ha l’effetto opposto). Gli umidificatori a vapore caldo sono molto più silenziosi di quelli evaporativi, perché sono privi di ventola. Al suo posto c’è l’elemento riscaldante che semplicemente fa bollire l’acqua trasformandolo in vapore puro, il quale si sparge nell’aria libero di tutti i minerali e le impurità. Qualsiasi impurità presente nell’acqua viene conservata all’interno dell’umidificatore. Successivamente i vari depositi di minerali possono essere rimossi con un po’ di aceto;
  • umidificatore ad ultrasuoni:  è il più silenzioso in commercio, utilizza la potenza delle onde sonore ad alta frequenza per far vibrare un diaframma metallico che rompe così l’acqua all’interno dell’umidificatore formando una sottilissima nebbiolina di vapore. Questo vapore, che si presenta come una nebbiolina, viene rilasciato nell’aria attraverso una ventola molto piccola e silenziosa. Nessun minerale o impurità presenti nell’acqua vengono rilasciati nell’aria. Molti umidificatori a ultrasuoni utilizzano delle cartucce di demineralizzazione, che servono per catturare questi minerali prima del rilascio di umidità. Sconsigliamo l’uso di queste in quanto non sono efficaci al 100%. Alcuni umidificatori ad ultrasuoni sono dotati anche di un sistema per riscaldare l’acqua prima di rilasciarla nell’aria, questo aiuta ad eliminare la crescita di batteri nell’acqua e rende meno fredda la stanza.

Caratteristiche

Come abbiamo visto, le principali differenze macroscopiche tra un umidificatore ed un altro risiedono nei sistemi usati per il funzionamento.

Grazie alla vasta scelta e alla concorrenza presente sul mercato, non sarà difficile spuntare un buon prezzo, ma è bene avere una qualche conoscenza anche rispetto a quelle che sono le caratteristiche più strettamente tecniche di questo prodotto, in modo da essere capaci di apprezzarne la bontà tecnologica a prescindere dal costo, dalla marca o dalla pubblicità di un determinato modello.

Importante, ad esempio, è il grado di purezza che si ottiene dall’acqua nebulizzata (va specificato, comunque, che quella eventualmente rimasta in eccedenza non deve essere utilizzata per scopi domestici, per cucinare o per dissetarsi).

Altra considerazione di peso, è quella riguardante la quantità di vapore prodotto, anche se in genere non vi sono particolari problemi per gli usi in un’abitazione; mentre potrebbe trattarsi di un parametro tecnico determinate nel caso in cui si debbano umidificare ambienti molto ampi.

Poiché si tratta di un elettrodomestico che rimarrà in funzione per molte ore e per molti mesi, anche se non sempre in maniera continuativa, i consumi non potranno essere trascurati. Si calcolano sulla base dei kg di vapore prodotti con un kilowattora.

Tra gli umidificatori che riescono a massimizzare il grado di purezza dell’acqua vaporizzata vi sono quelli ad elettrodi immersi, quelli a gas e quelli con resistenze elettriche. Anche la quantità di vapore o di acqua nebulizzata in un’ora è strettamente correlata al sistema scelto. In linea di principio, si va da un minimo di 5 kg/h per arrivare ad un massimo di 160kg/h.

Per quanto riguarda i consumi, bisogna sottolineare che tra i sistemi più economici vi è quello a pressione, con all’incirca 4 Watt per ogni kg/h di acqua vaporizzata; il massimo si registra per gli umidificatori a gas, con 750 W per kg/h.

Come scegliere

L’offerta degli umidificatori in commercio è davvero notevole. C’è l’imbarazzo della scelta, per quanto riguarda questi apparecchi, dal momento che sempre più ne vengono riconosciute le proprietà e l’utilità per un migliore comfort abitativo. Tuttavia, per scegliere in modo adeguato un buon umidificatore bisognerà valutare con attenzione quelli che sono i nostri bisogni e anche le caratteristiche della nostra casa.

Prima di ogni cosa, è bene sapere che la scelta sarà influenzata dal tipo di riscaldamento, ovvero se lo si possiede autonomo o centralizzato.

Quando si sceglie un umidificatore potrebbe essere molto interessante valutare la presenza o meno della caratteristica che consente di purificare l’aria. Alcuni modelli, infatti, sono completi di un sistema di filtri ai carboni attivi e agli ioni che depurano l’aria dagli odori sgradevoli o nocivi, come la puzza di sigaretta o quelli di cucinato. Non si tratta solo di un problema “estetico” ma anche legato alla salute, perché proprio a causa dello scarso riciclo, se non depurata in modo corretto, l’aria sarà sempre viziata e si respireranno anche sostanze pericolose.

Da non sottovalutare l’eventuale presenza di bimbi piccoli o di anziani, che sono più cagionevoli e quindi più esposti alle malattie influenzali e respiratorie.

Quale acquistare

Se abbiamo deciso di acquistare l’umidificatore non resta che trovare il modello giusto, al prezzo conveniente. Per riuscirci abbiamo diverse possibilità. È bene tener presente che non si tratta di un apparecchio particolarmente costoso, il prezzo medio di un buon umidificatore è di 50 euro circa.

La ricerca potrebbe iniziare all’interno dei centri commerciali. D’altra parte, sono tra i luoghi preferiti dagli utenti per questo genere di acquisti, anche perché la scelta è solitamente molto ampia e gli apparecchi si possono vedere in mostra, così che ci si riesce a far un’idea anche dell’impatto estetico che avranno nelle stanze di casa.

I grandi rivenditori sono anche quelli che possono offrire maggiormente sconti e promozioni, soprattutto in alcuni periodi dell’anno. Inoltre, l’assistenza tecnica sarà certamente migliore rispetto a quella proposta nei piccoli negozietti. Tra le principali catene di distribuzione presenti su tutto il territorio nazionale ricordiamo certamente Unieuro, Trony e MediaWorld.

Tuttavia, non è detto che i piccoli negozi debbano essere esclusi a priori: in questi punti vendita si trovano sostanzialmente o le marche leader di mercato oppure pochi pezzi di brand non molto conosciuti, meno costosi ma non per questo meno validi.

Anche i negozi specializzati in articoli per bambini, come la Chicco o la Prenatal, vendono umidificatori perché spesso sono gadget molto usati nelle camerette dei bambini e vengono regalati ai neo genitori per il lieto evento.

Infine, anche Internet può rappresentare una soluzione molto vantaggiosa. La possibilità di confrontare diversi modelli, offerte, condizioni di vendita con un semplice click del mouse è molto apprezzata da chi ha dimestichezza con le vendite concluse su Internet.

In alcuni casi, si possono trovare anche degli umidificatori di forme strane e originali, ideali anche come elementi di arredo, certamente più difficili da reperire in negozio.

Attenzione all’igiene

Gli umidificatori devono essere scrupolosamente soggetti a manutenzione al fine di evitare contaminazioni batteriche dell’acqua. Iniziamo con il dire che non si tratta di batteri mortali e che si deve creare alcun tipo di allarmismo in merito, ma vi è comunque la possibilità che si verifichino delle fastidiose malattie, o delle recidive di mali di stagione.

Bisogna considerare, in effetti, che negli umidificatori si inserisce una certa quantità d’acqua che potrebbe popolarsi di un certo numero di microrganismi differenti, batteri, funghi e anche amebe, tutti provenienti dall’acqua stessa ma anche dall’ambiente esterno.

In presenza di un ambiente favorevole, questi microrganismi si moltiplicano rapidamente e possono diffondersi con estrema velocità. In generale, si ritiene che gli umidificatori a vapore sterilizzano, contestualmente al funzionamento, le componenti interne, dal momento che tutti gli ospiti indesiderati di cui sopra vengono uccisi a temperature superiori ai 70° gradi centigradi.

Se non si è molto attenti all’igiene degli umidificatori, però, si può finire con il contaminare anche l’aria delle stanze, poiché la nebulizzazione dell’acqua non farà altro che disperdere e trasportare più lontano questi batteri.

Respirando aria contaminata si può andare incontro a quella che viene comunemente chiamata proprio febbre degli umidificatori o si possono verificare episodi allergici magari anche mai verificatisi in precedenza. Anche in questo caso si usa parlare di asma degli umidificatori.

Uno dei batteri più temibili che si può annidare negli umidificatori è la legionella. La legionella si riproduce con acqua dal ph compreso tra 5 e 7, e con una temperatura tra i 25° e i 42° centigradi, sopravvivendo per quasi dodici mesi.

Non tutte le specie (ne esistono più di trenta) sono patogene per l’uomo, ma quelle che provocano danni (all’incirca una ventina) possono portare sia la febbre di Pontiac, spesso confusa e curata come una classica influenza; sia la legionellosi, una polmonite piuttosto seria che potrebbe, in alcuni casi, essere fatale.

Per evitare contaminazioni, dunque, basta pulire spesso l’umidificatore, usare solo acqua batteriologicamente pura, non servirsi dell’acqua rimasta nell’apparecchio ed evitare la stagnazione della stessa per molto tempo.

Publicato: 2010-11-13Da: Redazione

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