Rilevatore banconote false

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Banconote false

La contraffazione delle banconote è un fenomeno in costante aumento, nonostante gli sforzi delle autorità per ostacolarne la diffusione che si basano sull’introduzione di segni di riconoscimento sempre più sofisticati e difficilmente copiabili. I falsari di banconote negli ultimi anni hanno però raggiunto una precisione tale da rendere sempre più difficile il rilevamento delle banconote contraffatte.

Fra i metodi ormai entrati nel bagaglio tecnico dei falsari vi sono ad esempio l’utilizzo di particolari inchiostri e prodotti chimici rilevabili dagli ultravioletti, in grado di trarre in inganno le strumentazioni di controllo che si basano sui raggi UV.

I falsari sono in grado di copiare anche altri elementi come la presenza di parti della banconota in rilievo (facilmente riscontrabili al tatto), ologrammi, strisce olografiche ai lati, filigrane, registri di stampa e fili di sicurezza, molti dei quali visibili solamente in controluce.

Un occhio esperto ed allenato, ad un attento esame visivo, potrebbe anche riuscire a individuare una banconota falsa ma questo è del tutto impraticabile quando si maneggia in continuazione del denaro come avviene, ad esempio, agli sportelli delle banche oppure al supermercato o in tabaccheria. Una simile analisi è improponibile anche per il consumatore che riceve un resto e che non ha di sicuro né il tempo, né le competenze per verificare ad occhio la bontà delle banconote ricevute.

Per non correre il rischio di ritrovarsi nel portafoglio della semplice carta straccia si può quindi ricorrere ai rilevatori di banconote false, validissimi supporti per l’individuazione delle banconote contraffatte.

Come funziona

Il rilevatore di banconote false è un vero e proprio concentrato di tecnologia che, grazie alla presenza di particolari sensori, è in grado di eseguire test sulle caratteristiche delle banconote. Le metodologie di analisi utilizzate dai rilevatori sono:

  • luce bianca: si tratta della comune luce emessa da una lampadina, che viene impiegata sotto forma di luce riflessa e di luce trasmessa. Grazie alla luce riflessa si possono evidenziare i piccoli particolari della stampa ed eventuali correzioni o cancellature che sono indice di contraffazione. La luce trasmessa, invece, consente di controllare la presenza di elementi visibili in controluce come il filo di sicurezza, la filigrana e il registro di stampa;
  • raggi ultravioletti: queste radiazioni di tipo elettromagnetico permettono di osservare tutti quei particolari non visibili da parte dell’occhio umano. Le banconote vere sono infatti contraddistinte da elementi rilevabili solo dall’illuminazione con raggi UV, che le rende fluorescenti e permette di far risaltare i segni di riconoscimento caratteristici;
  • raggi infrarossi: si tratta di un altro tipo di radiazione elettromagnetica, anch’essa non visibile all’occhio umano. Grazie ai raggi infrarossi è possibile osservare i tipici segni di riconoscimento delle banconote ed evidenziare le caratteristiche dei materiali che le compongono, come ad esempio l’inchiostro magnetico con il quale sono stampate le banconote vere;
  • spettrografia. Consiste nell’esame più dettagliato ed affidabile in assoluto, dal momento che si basa sull’utilizzo di un ampio spettro di radiazioni elettromagnetiche. Questo metodo si basa sulla reazione delle componenti della banconota alle diverse lunghezze d’onda emesse dal rilevatore; in questo modo è possibile l’identificazione precisa della composizione di tutte le sostanze presenti nella banconota.

Tipologie di rilevatori

In commercio si possono trovare rilevatori di banconote false adatti a tutte le esigenze. Molto diffusi sono ad esempio i rilevatori portatili, di piccole dimensioni e alimentati a pile o con batterie al litio, molto utili ad esempio per i tassisti e per chi deve verificare gli incassi lavorando in luoghi dove non è disponibile una presa di corrente elettrica. Molti di questi rilevatori portatili sono di dimensioni piccolissime, e possono essere agganciati all’anello di un portachiavi.

I moderni rilevatori di banconote sono molto veloci ed efficienti: per controllare una banconota serve in genere meno di un secondo, e grazie a questi dispositivi è possibile sottoporre velocemente al test una grande quantità di denaro. L’accuratezza del rilevatore, solitamente, è indipendente dalle condizioni di usura delle banconote; il funzionamento di questo dispositivo può essere in alcuni casi mantenuto ottimale scaricando appositi aggiornamenti per il software. Questo accade per i rilevatori di banconote dotati di porta USB che possono essere collegati al computer.

Molti rilevatori permettono di controllare non solo le banconote euro, ma anche quelle di altre valute come ad esempio il dollaro americano, la sterlina britannica e il franco svizzero. I modelli destinati all’uso professionale arrivano a controllare anche otto o più diverse valute. Questi strumenti sono l’ideale per uffici di cambio, hotel, strutture turistiche ed aeroportuali. Fra i modelli più innovativi e ad uso professionale vi sono i rilevatori di banconote false associati con contabanconote, che permettono di processare e conteggiare grandi quantità di contanti in poco tempo.

Fra i rilevatori portatili molto pratici ci sono anche i “pennarelli”, strumenti dotati di una particolare tipologia di inchiostro che, a contatto con l’inchiostro magnetico presente sulle vere banconote, non lascia nessun segno. Al contrario, in presenza di banconote false si evidenzia una traccia colorata.

Affidabilità della rilevazione

È importante ricordare che la precisione dei rilevatori di banconote false non è in alcun modo da considerarsi assoluta, soprattutto per quanto riguarda quelli non professionali. Lo strumento in questi casi può indicare la presenza di eventuali banconote “sospette”, ma il giudizio definitivo spetta sempre e comunque all’utilizzatore. Questo è dovuto al fatto che, nell’analisi della banconota, i rilevatori meno costosi utilizzano semplicemente una fonte luminosa che permette di verificare la presenza solo di alcuni degli elementi che contraddistinguono le banconote originali.

Utilizzando rilevatori di banconote false di tipo professionale si hanno delle garanzie in più riguardo all’accuratezza della rilevazione, dal momento che questi si basano su un’analisi più approfondita della banconota. Tali dispositivi, utilizzando diverse metodologie di rilevazione (raggi ultravioletti, infrarossi e altre lunghezze d’onda), permettono un’affidabilità maggiore affidabile più test sono in grado di eseguire.

Non è però detto che solo i rilevatori professionali siano dotati dei dispositivi più accurati: si stanno infatti sempre più diffondendo sul mercato anche modelli portatili che oltre alla rilevazione basata sulla luce bianca utilizzano anche il test magnetico.

Dove acquistare

Naturalmente, più i rilevatori di banconote sono precisi e ad alto contenuto tecnologico e più il loro costo aumenta. Si va infatti da rilevatori di banconote più semplici, che costano poche decine di euro, a strumentazioni di tipo professionale da diverse centinaia di euro. La scelta del rilevatore va quindi effettuata sulla base delle reali esigenze di controllo, valutando i pro e i contro dell’investimento.

Il rilevatore di banconote può essere acquistato presso i negozi delle grandi catene di elettronica, i punti vendita specializzati e anche su internet; quest’ultima opzione solitamente consente di scegliere fra numerosi modelli e approfittare di prezzi scontati o offerte speciali riservate al web. Nel caso non si sia competenti nel settore, tuttavia, è sempre bene rivolgersi ad un negozio nel quale è possibile farsi consigliare sul modello migliore per le proprie esigenze.

Indipendentemente dal modello scelto, è indispensabile che il rilevatore sia debitamente omologato. La certezza di acquistare un apparecchio correttamente funzionante è infatti l’omologazione da parte della Banca Centrale Europea (BCE) o della Banca di Spagna (Banco de España). Nel caso nascano perplessità su uno strumento, il modo più rapido e immediato per verificarne l’affidabilità è la consultazione del sito della Banca Centrale Europea dove si possono trovare informazioni sui modelli omologati.

Publicato: 2011-10-19Da: Redazione

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