Correttore di bozze

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Diventare correttore di bozze

Molte persone con la passione della lettura, e magari anche della scrittura, prima o poi ci fanno un pensierino: “E se provassi a fare il correttore di bozze?”. Questa professione consiste nel revisionare dei testi prima che essi siano pubblicati, individuando eventuali errori di battitura, ortografia, punteggiatura, formattazione, impaginazione e via dicendo. Al termine del suo lavoro, il testo è corretto e può essere dato alle stampe.

Un lavoro che dunque può essere molto impegnativo, e che richiede capacità di osservazione, intuito, precisione, velocità di lettura e una perfetta conoscenza della lingua italiana. Inoltre le competenze in ambito lessicale, ortografico e grammaticale devono essere eccellenti. Oltre a queste doti bisogna anche armarsi di spirito di sacrificio e buona volontà, dal momento che il lavoro di correttore di bozze è nella stragrande maggioranza dei casi legato a condizioni economiche non delle migliori. Molto spesso i correttori di bozze devono anche accettare stage senza retribuzione per imparare questo mestiere, con la speranza di potere in seguito svolgere un’attività lavorativa vera e propria. Ciononostante, iniziare la propria carriera nel mondo dell’editoria lavorando proprio come correttore di bozze è molto utile per acquisire esperienze e farsi un certo curriculum.

Il lavoro del correttore di bozze è quindi un mestiere non sempre facile, e non solo per via della concorrenza o delle condizioni retributive non certo da capogiro. Infatti bisogna anche mettere in conto che potrebbero essere affidati testi da revisionare difficili, poco avvincenti o contenenti molti errori, nel qual caso il lavoro diventa impegnativo e richiede un notevole grado di concentrazione.

Se è vero che il lavoro di correttore di bozze non è sempre rose e fiori, è anche vero che si tratta di un’attività che – se piace – può regalare grandi soddisfazioni.

Formazione

Il lavoro di correttore di bozze non richiede un particolare percorso di formazione, a differenza di altre attività professionali. La maggior parte delle persone che decide di intraprendere questa carriera magari ha in tasca una laurea in materie umanistiche, oppure in scienze della comunicazione o giornalismo, ma non si tratta di un requisito obbligatorio.

Molti diventano correttori di bozze iniziando col frequentare corsi specializzati per chi vuole lavorare nel settore dell’editoria. Negli ultimi tempi, in particolare, si è assistito ad una sorta di proliferazione di queste offerte formative, soprattutto online. Certamente seguire un corso può essere utile, ma anche in questo caso non si tratta affatto di un obbligo vincolante.

Per imparare le nozioni di base riguardo al mondo della correzione di bozze è possibile anche intraprendere un cammino da autodidatta. Numerose sono le risorse cui è possibile attingere per iniziare a muovere i primi passi in questo campo, come riportato nell’ultimo paragrafo di questa guida. Certamente il modo migliore per procedere è farsi una discreta base teorica, e poi iniziare subito con la pratica, magari facendosi seguire da chi questa professione l’ha già intrapresa da qualche anno. Infatti l’esperienza è un fattore determinante nel lavoro di correttore di bozze, e i consigli e suggerimenti degli esperti sono fondamentali.

Offerte di lavoro

Fra i principali datori di lavoro dei correttori di bozze vi sono le case editrici, grandi e piccole, che devono sottoporre i manoscritti ad attenta revisione prima della loro pubblicazione. Gli editori più noti sono spesso dotati di veri e propri “team” di correttori di bozze che fanno questo mestiere a tempo pieno, mentre diverso è il discorso riguardo alle case editrici più piccole. In queste aziende di ridotte dimensioni e con un numero limitato di dipendenti, spesso la figura del correttore di bozze tout court non esiste, ma viene svolta da personale che si occupa anche di altre mansioni.

È proprio da queste piccole realtà che è meglio cercare di dare avvio alla propria carriera di correttore di bozze. Per una questione economica, infatti, spesso i piccoli editori ricorrono all’ausilio di collaboratori esterni per la correzione delle bozze da mandare in stampa, offrendo solitamente contratti di collaborazione occasionale o – più raramente – a progetto. Si inizia in questo modo, magari da freelance, sperando che con il tempo (e con un curriculum sempre più corposo) possano avviarsi collaborazioni lavorative fisse.

Un’altra importante fetta del settore che ricerca solitamente correttori di bozze è rappresentata dalle agenzie editoriali, che si occupano di svariate attività per conto di altre aziende. Va detto che, anche in questo caso, soprattutto se si è agli inizi è difficile ottenere buoni contratti dal punto di vista economico.

Lavorare da casa

A meno che non si sia inseriti nello staff di una casa editrice o di un’azienda del settore editoriale, nella maggior parte dei casi il lavoro del correttore di bozze si svolge presso il proprio domicilio. Se da un lato il lavoro da casa è comodo, senza orari né obbligo di spostamenti, dall’altro lato bisogna anche imparare a gestire bene il proprio tempo.

Nella tranquillità della propria casa vi possono essere molte distrazioni, come ad esempio parenti, partner, ma anche televisione, radio o telefono. Pertanto, soprattutto se si è agli inizi, è necessario non lasciarsi distrarre da alcunché mentre ci si dedica al proprio lavoro che, ricordiamolo, richiede un’attenzione sempre ai massimi livelli. Se da un lato è necessario immergersi al 100% nel lavoro, dall’altro bisogna anche non lasciarsi prendere la mano. Non si deve infatti dimenticare che ogni tanto una pausa va fatta, per riposare occhi e mente. L’ideale sarebbe crearsi un angolo in casa dove ricreare una sorta di ufficio isolato dal resto dell’abitazione, nel quale trascorrere le ore di lavoro necessarie, ma anche dedicare tempo alla propria vita extralavorativa quali che siano le scadenze (talvolta stringenti) imposte dal proprio lavoro.

Indispensabile è quindi predisporre una sorta di “tabella di marcia”, ad esempio: inizio lavoro alle 9:00; pausa pranzo alle 13:00; ripresa del lavoro alle 14:30 e proseguimento sino alle 18:00-18:30. Naturalmente si tratta di orari di massima che possono essere modificati secondo le proprie esigenze, ma che possono andar bene nella maggior parte delle situazioni dal momento che sono molto simili agli orari d’ufficio convenzionali.

Consigli

Il correttore di bozze deve esaminare con attenzione l’intero testo scritto affidatogli allo scopo di evidenziare la presenza di qualsiasi errore, piccolo o grande. Prima di tutto bisogna avere una certa infarinatura su quello che si sta leggendo: se non si sa nulla dell’approccio freudiano, o del pensiero di Schopenhauer, prima di intraprendere la correzione di un testo che ne parla è bene farsi almeno un piccolo background generale di conoscenze.

Di fondamentale importanza è l’apprendimento e l’utilizzo corretto dei simboli convenzionali che identificano gli errori, che servono poi all’impaginatore per inserire le correzioni necessarie. Elencarli tutti è pressoché impossibile, ma per farsi un’idea di quali siano i “ferri del mestiere” è possibile consultare questo esaustivo documento in formato .pdf: www.mestierediscrivere.com/File/correzione_simboli.pdf.

Al termine di questo certosino, quasi chirurgico lavoro di correzione, il testo iniziale (talvolta grezzo e poco scorrevole) si trasforma in uno scritto pulito, leggibile, provo di errori e funzionale.

Materiale utile per diventare correttore di bozze

Per acquisire da autodidatta le nozioni di base riguardanti il mestiere di correttore di bozze, i due canali principali sono rappresentati dalle pubblicazioni cartacee specializzate e da internet. Per quanto riguarda i libri, si consiglia la lettura di:

  • Lavorare sul testo. Correzione di bozze. Collana “Libri per apprendere”. Alessia Vinci, Editore Agenzia il Segnalibro, 2009. 80 pp.
  • Il correttore di bozze. Collana “Gli emersi”. Gianni Trinca, Editore Aletti, 2007. 80 pp.
  • Il correttore di bozze. Collana “I mestieri del libro”, vol. 4. Marilì Cammarata, Editore Ed. Bibliografica, 2001. 150 pp.

Per quanto riguarda invece internet, numerosi sono i siti ed i blog che trattano del mestiere del correttore di bozze. Ecco alcuni link ai principali siti sui quali trovare informazioni, consigli e suggerimenti per intraprendere questa carriera professionale:

Publicato: 2012-02-10Da: Redazione

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