Come scegliere la ditta di traslochi

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Organizzare un trasloco

Per organizzare un evento impegnativo e stressante come un trasloco è bene procedere per fasi, in modo tale da poter avere sempre sotto controllo la situazione e diluire nel tempo gli impegni che si accumulano inevitabilmente quando ci si trasferisce.

Un trasloco ha anche un costo: dunque, non è una pura formalità cercare di tenerne d’occhio le spese per evitare di ritrovarsi a pagare più di quanto sia possibile sostenere. Anche se può sembrare strano, la prima cosa da fare è munirsi di carta e penna, prendere le misure della nuova casa e cercare di mettere ordine tra i mobili che già si possiedono.

Infatti, molto spesso non si potranno usare i propri arredi così come sono, dato che le misure non corrispondono facilmente da una casa ad un’altra. Bisognerà quindi decidere se si tratta di pezzi irrinunciabili e che può valere la pena far modificare ad un falegname; oppure si tratta di mobili si scarso valore e quindi da non trasportare affatto.

Gli oggetti che non ci interessano più possono essere regalati, venduti o affidati ai mercatini dell’usato. Una volta che si è riusciti a definire con esattezza i mobili di cui non si potrà fare a meno, si potrà passare ad una seconda fase che prevede un inventario di tutto ciò che si dovrà trasportare e imballare.

Se, invece, state acquistando per la prima volta i vostri mobili, o ne state cambiando alcuni, potrete quasi certamente usufruire di un servizio di trasporto offerto dallo stesso mobilificio.

Ma, molto più spesso, ci si dovrà rivolgere ad una ditta di traslochi. Scegliere quella giusta non è sempre facile, per cui un buon modo per iniziare è chiedere qualche preventivo in giro e anche quello di rivolgersi a professionisti che sono già stati contattati da parenti e amici in passato.

Anche la nuova casa va controllata per tempo: tubature e impianti devono essere testati in modo da essere certi che tutto funzioni prima della data del trasferimento.

Come scegliere

Sebbene potremmo essere riusciti a spuntare un buon prezzo presso una ditta di traslochi già conosciuta, potrebbe anche essere vero il contrario e quindi ci si dovrà rimettere in cerca di quella adatta. A questo punto, probabilmente, è bene seguire qualche consiglio per non incappare in situazioni di difficile gestione.

Contrariamente a ciò che si crede, un’impresa di traslochi va contatta per tempo, anche tre o quattro mesi prima. Ridursi agli ultimi giorni, infatti, non ci consentirà di valutare con calma diversi preventivi e avrà come unico risultato quello di farci accontentare del prezzo del momento. La scelta, poi potrebbe essere anche fra imprese e privati.

Per privati s’intendono coloro i quali mettono a disposizione un furgone e delle persone: i costi saranno certamente più bassi ma è facile che anche la professionalità lasci a desiderare. Tuttavia, non si tratta di una regola generale ad ogni modo, affidandosi ad una vera e propria ditta di traslochi si avrà anche la certezza di un’assicurazione che tuteli sia dal danneggiamento dei beni sia dai danni a terze parti.

È bene che, comunque, nel rivolgersi ad un’impresa, si metta tutto per iscritto: costo dell’eventuale imballaggio (se a carico dei trasportatori), assicurazione, trasporto e montaggio. Chiedete, una volta che avrete deciso, che i trasportatori vengano a verificare direttamente a casa il tipo di mobili e di oggetti che sarà necessario portare nella nuova casa.

Anche quest’ultima, comunque, dovrebbe essere oggetto di un sopralluogo, in modo che la collocazione dei mobili sia subito chiara. Attenzione agli oggetti fragili e preziosi; chiedete tutte le garanzie in merito e affidatevi solo a chi sa dare risposte convincenti ai vostri dubbi.

Per cercare un’impresa di traslochi potrete rivolgervi al classico passaparola o anche ad internet o agli elenchi tematici: tuttavia, non limitatevi ad un semplice contatto telefonico e parlate di persona con i candidati che sembrano rispondere al meglio alle vostre esigenze.

Quanto costa ?

Se si è deciso per l’impresa di traslochi professionale e non per un privato, si dovrà chiedere sempre almeno tre diversi preventivi: diffidate di chi non effettua un sopralluogo prima di dichiarare il prezzo da pagare.

In alcuni casi, le ditte usano come parametro di riferimento i metri cubi occupati dai mobili, altre preferiscono tener conto del numero di locali, altre ancora considerano esclusivamente la metratura.

Tuttavia, la spesa sarà influenzata anche da quella che è l’ubicazione del vostro appartamento. I piani alti, magari senza ascensore in vecchi caseggiati, presuppongono un maggiore impegno e sforzo e così anche un prezzo superiore rispetto ad un piano terra.

Spesso, infatti, per poter trasportare i mobili ai piani alti si devono usare delle apposite piattaforme, il cui uso indispensabile farà però lievitare i preventivi. Alcune ditte usano applicare questo sovra prezzo già a partire dai terzi piani. Sappiate che, per un’ora di utilizzo, il costo di una scala traslochi o di un montacarichi va dai 90 ai 150 euro.

Anche i chilometri totali da percorrere sono tenuti nel conto dalle ditte di trasloco: più lontano si va, più si dovrà pagare. In taluni casi, soprattutto se avete molti oggetti di valore, la determinazione del prezzo avverrà proprio in base ad una stima di quanto farete trasportare.

Se doveste ricevere questo tipo di proposta, attenzione a pretendere che i beni vengano tutti assicurati e verificate con esattezza le clausole e le condizioni della polizza. Quando ricevete un preventivo, inoltre, controllare se la manodopera è inclusa oppure non lo è e vi sarà conteggiata a parte.

Per gli appartamenti più piccoli o comunque se si hanno pochi mobili, un’impresa seria non chiederà più di una giornata di lavoro: non cascate nella “trappola” di velocizzare i tempi effettuando il trasloco anche se in un giorno festivo, a meno che non vi sia una ragione estremamente valida per farlo. In questo caso, infatti, si dovrà corrispondere una cifra più alta, in virtù del lavoro straordinario eseguito.

Attenzione al contratto

Una volta che si è accettato un preventivo si dovrà passare alla firma del contratto. Anche in questo caso è bene tenere gli occhi aperti e leggere con attenzione tutto quello che viene scritto prima di apporre la propria firma. Se vi sono dei dubbi o delle parti poco chiare, chiedete che vengano meglio esplicitate o inserite nei punti già previsti.

I contratti delle ditte di trasloco possono anche avere delle penali: leggere bene in quali circostanze vengono applicate farà sì che si possa essere più tranquilli quando avverrà il trasferimento. Quando si sarà firmato il contratto e, dunque, si sarà trovata un’intesa sui soldi da pagare, si dovrà contestualmente lasciare un acconto a garanzia.

L’acconto in questione non dovrebbe mai superare il 30% del totale previsto. Potrebbe capitare che alcune ditte propongano di saldare tutto il dovuto in un’unica soluzione anticipata, in cambio di un forte sconto; oppure, analogamente, che chiedano il 50% come acconto: in entrambe le situazioni, è bene rifiutare e diffidare dell’offerta perché non è sinonimo di credibilità e affidabilità.

In qualche caso, i preventivi possono essere anche redatti on line: non è una pratica scorretta, a patto che poi si eseguano i consueti sopralluoghi del caso. Ma quando sarebbe meglio impegnarsi in un trasloco? Se si ha la possibilità di fare le cose con calma, sarebbe meglio non scegliere la prima data disponibile, ma pianificare il tutto.

Consiglio che dovrebbe essere seguito soprattutto nel caso in cui si dovessero effettuare trasporti molto lontano o addirittura all’estero. Talvolta, infatti, si possono ottenere sconti se ci si aggrega al carico di qualche altro cliente e, naturalmente, si accetta una data unica.

Dal punto di vista della disponibilità delle aziende, i mesi in cui si lavora più alacremente sono quelli estivi, in particolare da maggio a settembre. In autunno, quindi, anche i prezzi dovrebbero essere leggermente più bassi, in linea con la tendenza ad effettuare i traslochi durante le ferie e con il bel tempo.

Inconvenienti e problemi

Purtroppo, si deve mettere anche in conto che è possibile il verificarsi di piccole incomprensioni o disguidi con l’impresa di traslochi, ma non per questo ci si deve scoraggiare e lasciar perdere. Il trasloco fai da te è raramente conveniente, a meno che non si abbiano davvero pochi oggetti e ancor meno mobili da trasportare.

Senza contare che i tempi si allungano, dovendo poi sistemare tutto da soli e, soprattutto, dovendo montare armadi, letti e – perché no – cucine da soli. Per quanto riguarda l’imballaggio, invece, le posizioni sono contrastanti.

Se per voi è fondamentale che siano i lavoratori dell’impresa ad imballare gli oggetti, dovrete esplicitarlo in fase di preventivo o di contratto, poiché non tutti eseguono anche questo lavoro e, quando viene effettuato, ha sicuramente un costo maggiore. Stesso discorso se si desidera che anche il contenuto dei mobili torni al proprio posto senza doversene occupare in prima persona.

Certo, chi ha la possibilità, soprattutto economica, potrebbe partire per le vacanze e, al ritorno, trovare ogni cosa sistemata, ma si tratta di pochi fortunati che non hanno certo problemi di budget.

Se state effettuando un trasporto internazionale è più facile che si possano paventare degli imprevisti. Tra i più comuni, quello che riguarda il cosiddetto “riscatto” della merce. In pratica, vengono chiesti dei soldi extra per il beneficio inerente i diritti sul riscatto degli oggetti e dei mobili in eccedenza: la cauzione versata dal cliente non viene più restituita, pena la non consegna dell’arredo.

Si tratta, in questi casi, di cifre significative, che potrebbero arrivare ai cinquemila euro. Naturalmente, il problema potrebbe presentarsi anche per trasporti nazionali, oppure in seguito alla richiesta di un prezzo inferiore a quanto pattuito per negligenza dei lavoratori della ditta che non hanno eseguito il lavoro a regola d’arte.

In questi casi, un contratto chiaro e ben scritto varrà davvero più di mille parole.

Imballaggi

Imballare i mobili e gli oggetti, come fare? È una domanda lecita che tutti ci saremo fatti in occasione di un trasloco. Fermo restando che vi sono ditte che, con un sovra prezzo, provvedono a tutto; ci sono molti altri modi, ben più economici, di condurre questa operazione.

In alcuni casi, comunque, le imprese di trasloco forniscono gratuitamente i materiali per l’imballaggio, dato che molto spesso riuscire a reperirli diventa molto difficile per i clienti.

Comunque, è bene sapere come effettuare l’imballaggio degli arredi, dato che è la prima operazione da compiere e anche quella che può salvaguardare gli oggetti, anche i più fragili e preziosi, sempre a patto che sia eseguito con attenzione.

Nel caso in cui possiate avere dei materiali da imballaggio direttamente dalla ditta traslochi, potrete sicuramente usufruire di imballaggi antiurto e con sagome speciali per adattarsi ad ogni tipologia di mobile o arredo.

Nel caso in cui dobbiate, invece, provvedere da soli sarà bene procurarsi del nastro adesivo per chiudere i pacchi, degli scatoloni in cartone dalle dimensioni diverse: in genere, le dimensioni migliori sono 30 oppure 40 centimetri di larghezza e 40 o 50 di altezza.

Farli troppo grandi non è una buona mossa, dal momento che se verranno riempiti di oggetti pesanti come i libri, oltre ad essere estremamente pesanti potrebbero anche non reggere il peso. I vestiti, comunque, potrebbero essere trasportati in scatole più ampie, ma anche in valigie.

Gli abiti lunghi dovrebbero rimanere sulle grucce fissate ad una scatola alta. Piatti e bicchieri devono essere avvolti con cura e sistemati in scatole in cui vi siano materiali per il riempimento che attutiscano gli urti: il più adatto è il pluriball, facilmente reperibile.

Infine, su ciascun imballo vanno specificati gli oggetti presenti all’interno, in modo da semplificarne la sistemazione nelle diverse stanze e nei mobili.

Publicato: 2010-10-30Da: Redazione

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