Prestito a protestati

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Chi sono i protestati

I protestati sono quelle persone che hanno avuto dei problemi finanziari che li hanno portati a non saldare il pagamento di un titolo di credito, che può essere una cambiale, un assegno, un mutuo o un prestito, quindi non possono più, di conseguenza, richiedere un finanziamento per un determinato lasso di tempo. Il loro nome è quindi segnalato alla centrale rischi finanziari, l’albo, si può dire, dei cattivi pagatori.

Anche se molte banche hanno ridotto l’accesso al credito e negano il prestito ai protestati, altri istituti bancari hanno fatto fronte alla crisi economica e finanziaria che stiamo vivendo cercando di modernizzare le antiche forme standard di finanziamento per venire incontro alle esigenze di un numero sempre maggiore di persone che si trova in situazione di emergenza.

Le più moderne forme nuove di finanziamento che permettono di concedere il prestito ai protestati sono oggi il prestito cambializzato, il prestito con delega e la cessione di un quinto dello stipendio o della pensione.

Per poter accedere con la cessione del quinto dello stipendio è necessario essere lavoratori dipendenti o pensionati, a  garanzia della capacità di rimborsare la somma di denaro erogata dalla banca. In determinati casi anche i lavoratori che hanno un contratto di lavoro non fisso ma a tempo determinato possono avere accesso a questo finanziamento, però la durata del prestito non deve superare la durata del contratto di lavoro.

I pensionati invece devono restituire la somma alla banca entro l’anno in cui compiono novanta anni di età, per un prestito che può durare da ventiquattro mesi fino a massimo dieci anni. Con questo tipo di formula il garante del rimborso all’istituto di credito non è il finanziato, bensì il datore di lavoro, che provvede autonomamente al pagamento della rata, detratta automaticamente dallo stipendio mensile. Allo stesso modo funziona più o meno anche il prestito a protestati con delega.

Accesso al credito

A volte è permesso di accedere al prestito ma con cavilli intricati oppure con condizioni di interesse particolarmente svantaggiose. Esistono comunque delle soluzioni che offrono pienamente l’accesso al prestito ai protestati e ai pignorati.

Il finanziamento prima di essere approvato dalla banca o da una società finanziaria deve passare per una valutazione finanziaria del cliente tramite il CRIF, acronimo per Centrale Rischi Finanziari, oppure il CTC, sigla che sta per Consorzio Tutela del Credito. Queste banche dati mettono in luce immediatamente se la persona che richiede il prestito è un cattivo pagatore, se ha subito more o pignoramenti, e questo è certamente un grosso ostacolo per ottenere il prestito.

A volte non lo si ottiene e basta, altre volte si è costretti a stipulare clausole di contratto addirittura vessatorie. Chi è tra gli elenchi dei protestati risulta infatti come cliente non finanziabile, quindi in linea di massima non è concesso alcun prestito.

Tuttavia, vari istituti di credito lo concedono quando sono lavoratori dipendenti che hanno un posto di lavoro con contratto a tempo indeterminato, oppure quando sono titolari, sia in prima persona che tramite membri della famiglia, di una pensione di vecchiaia, di una pensione di anzianità oppure di una pensione di reversibilità.

Come soluzione, la banca di solito chiede al cliente protestato di cedere il quinto dello stipendio o della pensione. In questo caso spesso non c’è bisogno neanche di specificare la motivazione per la quale si sta richiedendo il prestito o il finanziamento. Questo vale per i dipendenti statali che godono di garanzia INPDAP e per dipendenti di aziende private oppure per pensionati che hanno garanzia INPS o INPDAP o che hanno un’assicurazione privata. È lo stipendio, in questo caso, che funge da garanzia.

Consolidamento dei debiti

Se il cliente che ha bisogno del prestito è stato pignorato, è possibile che la banca gli conceda un finanziamento per poter chiudere il pignoramento e al contempo ottenere liquidità.

Inoltre gli istituti di credito offrono anche servizi di prestito per il consolidamento dei debiti. Questa pratica permette di consolidare, ovvero riunire, in una rata unica tutte le rate che permettono di estinguere prestiti richiesti in precedenza. Ci sono due vantaggi principali offerti dal consolidamento dei debiti: in primo luogo la modalità molto pratica di stabilire una rata unica con la quale ripagare debiti molteplici; in secondo luogo, al momento della richiesta del prestito, si ottengono ulteriori liquidi nel caso in cui ce ne sia bisogno.

Se si è titolari di un immobile si possono consolidare rapidamente tutti i propri debiti in una rata unica e si può ottenere al contempo un ulteriore prestito contestuale alla richiesta di consolidamento debiti. Si tratta di una formula che risulta funzionale per chi ha contratto numerosi debiti di varia natura.

Quando si richiede un finanziamento di questo genere si può anche scegliere tra tasso di interesse fisso oppure tasso di interesse variabile. Il mutuo può avere una durata fino a 40 anni.

Spesso il prestito ai protestati si configura come prestito fiduciario, cioè un tipo che non assolve al fine di comprare un bene ma si concede a chi ha necessità di denaro liquido. Anche il prestito ai protestati può essere dunque un tipo personalizzato e adattabile alle esigenze di ogni cliente.

Va tenuto in conto il fatto che in Italia non è poi così difficile trovarsi nelle condizioni di essere classificato come cattivo pagatore, ma esistono soluzioni disponibili anche per chi rientra in questo status.

Cattivi pagatori

Proprio la relativa facilità con la quale in Italia ci si può ritrovare ad essere classificati come cattivi pagatori ha fatto sì che il garante per la privacy sia intervenuto a stabilire delle condizioni e dei limiti precisi e stabili oltre i quali tale status va cancellato. È cattivo pagatore chi è segnalato nella lista apposita della Centrale di Rischio Finanziario.

Chi accede a un qualsiasi finanziamento (rientra nella definizione anche una semplice carta di credito) e tutti coloro che usano qualsiasi tipo di utenza, come bollette dell’acqua, della luce, del gas, o bollette telefoniche vengono tutti iscritti alle diverse liste della CRIF, che possono essere consultate dagli istituti bancari nel momento in cui si sta per concedere un prestito a un cliente, per sapere qual è il grado di affidabilità del cliente e qual è la sua capacità di saldare il debito contratto con la banca. Per questo è difficile che le banche concedano il prestito a protestati.

I cattivi pagatori tuttavia non sono esclusivamente i protestati ma anche chi ha bloccato assegni emessi oppure ha emesso assegni scoperti. Tutti coloro che rientrano in questa lista di cattivi pagatori hanno difficoltà a ricevere un prestito dagli istituti di credito, che li considerano troppo poco affidabili per riservare loro condizioni normali.

Di conseguenza le opzioni non sono molte. I lavoratori dipendenti possono ricorrere alla cessione del quinto dello stipendio o alla tipologia con delega oltre che a quello cambializzato. Invece i lavoratori autonomi possono utilizzare solamente la formula del prestito cambializzato. In certi casi le banche o le società finanziarie concedono prestito tramite il metodo dell’ipoteca, ipotecando quindi un immobile come garanzia oppure un altro bene o un insieme di beni di sufficiente valore.

Prestito con garante

Tra le altre tipologie di prestito esiste quella con garante, cioè un prestito personale che fa parte della tipologia del credito al consumo. In questo caso specifico la garanzia sul rimborso del debito non è firmata solo dal richiedente ma altresì da un’altra persona che garantisce con il suo reddito o con il suo patrimonio che il debito verrà saldato. Il garante quindi pagherà in vece del richiedente nel caso in cui quest’ultimo non dovesse onorare il proprio debito.

Mentre il richiedente può essere un cattivo pagatore, il garante invece deve essere affidabile dal punto di vista creditizio e non deve avere segnalazioni negative presso i SIC. In più deve avere un reddito dimostrabile e certo, oltre a beni che possono essere pignorati nel caso in cui non vi sia il rimborso del prestito.

È chiaro che in questo tipo di trattativa il garante ha un ruolo fondamentale, per questo la banca al momento di concedere il prestito non consulta esclusivamente i dati del protestato ma anche quelli del garante per assicurarsi l’affidabilità creditizia del garante.

Le segnalazioni negative nelle banche dati dei cattivi pagatori vengono cancellate un anno dopo che il cattivo pagatore è riuscito a saldare il proprio debito. In questo caso egli può nuovamente richiedere agli istituti di credito qualsiasi tipo di finanziamento, mutuo, carta di credito e così via.

Publicato: 2013-09-09Da: Redazione

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