Controsoffitto

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Che cos’è il controsoffitto

Il controsoffitto è una soluzione edile molto utilizzata che può essere istallata in una singola stanza, nell’intera casa o in ufficio. Per convenzione, in particolare, per controsoffitto s’intende sia la struttura in sé per sé, sia lo spazio compreso tra la struttura e il soffitto (generalmente non visibile).

La sua realizzazione può rispondere a diverse esigenze, tra le quali, le più importanti sono: l’isolamento termico e acustico, una maggiore garanzia nella protezione antincendio e il miglioramento dell’estetica generale dell’ambiente all’interno del quale esso è realizzato.

Da quest’ultimo punto di vista, infatti, il controsoffitto può essere la soluzione migliore per nascondere travi indesiderate a vista, un soffitto poco rifinito e fili elettrici di diverso tipo collegati o meno ai diversi impianti che il controsoffitto può contenere. Il vano del controsoffitto, infatti, può essere molto utile per ospitare impianti di vario tipo.

Tra gli impianti maggiormente incassati nei controsoffitti, in particolare, ci sono: l’impianto di illuminazione, con i vari elementi illuminanti ancorati allo stesso controsoffitto; l’impianto di aerazione o quello di climatizzazione, l’impianto antincendio con i sensori per il rilevamento del fumo, l’impianto di rilevazione della fuoriuscita di gas, ecc.

Controsoffitti ideati ad hoc, per esempio, sono anche quelli utilizzati per incassare le scale estraibili quando non utilizzate.

I controsoffitti si adattano a qualsiasi tipo di esigenza: ne esistono moltissime tipologie in commercio, adatte agli ambienti domestici o più indicate per gli uffici, con colori, forme, materiali e dimensioni diverse e realizzate appositamente per rispondere a particolari esigenze.

L’unica conseguenza che bisogna tenere in considerazione quando si decide di istallare un controsoffitto è che esso riduce lo spazio in altezza a disposizione: visto che l’altezza di un ambiente abitabile e regolata a norma di legge (l’altezza varia in base al Comune di residenza), il controsoffitto può essere costruito soltanto in ambienti che, in partenza, sono abbastanza alti.

Le origini del controsoffitto

A differenza di quanto si pensi, l’uso del controsoffitto non è una scelta architettonica recente. In passato, infatti, il controsoffitto era molto utilizzato, anche se rispondeva a esigenze completamente diverse da quelle odierne.

I materiali erano molto più semplici rispetto a quelli attuali e l’uso del controsoffitto ha consentito la realizzazione di strutture architettoniche molto più complesse.

All’interno delle abitazioni, infatti, nei primi anni del XX secolo i controsoffitti erano realizzati principalmente in materiali naturali (legno e tele in stoffa grezza) e rispondevano principalmente a esigenze estetiche e economiche.

Le prime erano legate soprattutto ai sovrastanti solai, realizzati principalmente con travi di legno affiancate e utilizzati per contenere materiali e oggetti diversi: in tal caso la funzione estetica era legata soprattutto alla rifinitura esterna delle travi del solaio e al loro livellamento.

In assenza del solaio, invece, i controsoffitti erano spesso utilizzati per coprire le pareti non rifinite del soffitto. Le esigenze economiche, invece, erano legate soprattutto al fatto che la rifinitura delle travi in legno del solaio o dei mattoni del soffitto era molto più costosa rispetto alla realizzazione di un controsoffitto in legno: esso infatti poteva essere facilmente rifinito con teli grezzi dipinti o con l’uso di una quantità molto minore di intonaco.

Per quanto riguarda la realizzazione, in particolare, i controsoffitti di un tempo erano costituiti principalmente da una struttura leggera in legno sulla quale erano applicate canne affiancate e intrecciate tra loro (tali controsoffitti sono visibili ancora oggi nelle case realizzate almeno 40 o 50 anni fa).

Dopo un periodo di relativo disuso, i controsoffitti sono tornati in voga piuttosto recentemente. A differenza dei primi controsoffitti, questi sono realizzati in modo completamente diverso perché rispondono a esigenze funzionali piuttosto che estetiche.

L’uso di questi nuovi materiali per la realizzazione dei controsoffitti, inoltre, è in relazione anche alla diffusione sempre maggiore dei solai e dei soffitti in muratura: in questo modo, infatti, decade l’esigenza di nascondere un soffitto o un solaio non adeguatamente livellato o isolato a vantaggio di altri tipi di necessità.

A cosa serve il controsoffitto

Le possibili motivazioni alla base della realizzazione di un controsoffitto sono numerose, proprio perché si tratta di una struttura architettonica molto particolare, che si propone di svolgere diverse funzioni all’interno dell’abitazione o dell’azienda:

  • armonizzare l’altezza dei diversi ambienti (domestici e lavorativi);
  • arredare in modo anticonvenzionale l’appartamento, tenendo conto delle ultime novità riguardanti l’arredamento degli interni;
  • contenere l’impianto di climatizzazione, nascondendo il climatizzatore e favorendo la diffusione dell’aria calda e/o fredda tramite le apposite griglie;
  • contribuire all’isolamento termico di una singola stanza o di tutta la struttura attraverso l’uso di materiali isolanti;
  • dar vita a un impianto di illuminazione innovativo con faretti ed elementi d’illuminazione diversi che non potrebbero essere istallati in un soffitto tradizionale a causa dell’elevata presenza di cavi a vista;
  • possibilità di creare effetti di luce particolari, attraverso adeguate aperture nella struttura del controsoffitto;
  • isolare acusticamente una singola stanza oppure l’intera struttura (il controsoffitto, da questo punto di vista, è molto utilizzato nei palazzi o nei condomini per ridurre il rumore tra un appartamento e l’altro);
  • nascondere cavi, tubature o altri collegamenti orizzontali;
  • restaurare un appartamento, nascondendo un soffitto poco rifinito o vecchio oppure delle travi in legno considerate antiestetiche.

L’adeguata scelta dei materiali, dei colori e delle forme, da questo punto di vista è fondamentale perché un controsoffitto realizzato a partire da un’idea ben chiara riguardo propria funzione, consente di dar vita a una struttura architettonica funzionale, comoda e bella.

Proprio per le loro diverse funzioni, la diffusione dei controsoffitti è maggiore all’interno delle aziende e dei luoghi di lavoro piuttosto che nelle abitazioni private, grazie soprattutto alla sua facilità d’istallazione e ai numerosi vantaggi che consente di ottenere (sia dal punto di vista estetico, sia da quello funzionale).

La scelta del controsoffitto nelle abitazioni private, comunque, è in continua diffusione e procede di pari passo all’attenzione sempre maggiore ai moderni stili d’arredamento e alle ultime novità nell’ambito dell’interior design.

Vantaggi nella realizzazione di un controsoffitto

Il primo grande vantaggio legato all’uso di un controsoffitto è che, se ben realizzato (valutando i materiali, le dimensioni e i colori), esso consente di dar vita ad ambienti molto originali e belli con pochissimo dispendio di energia e di denaro.

In breve tempo, infatti, si può dar vita a un soffitto incurvato e/o sagomato che accentui la continuità tra ambienti simili (tale soluzione è molto utile, per esempio, per separare gli ambienti unici come i loft o i saloni molto grandi, privi di pareti divisorie) o, al contrario contribuisca a separare gli ambienti senza necessariamente realizzare pareti in muratura.

L’uso del controsoffitto consente, inoltre, la realizzazione di giochi di luce e ombra particolari, attraverso l’istallazione di faretti in punti strategici.

Le ultime novità riguardanti l’uso dei controsoffitti per l’arredamento interno di un’abitazione o di un’azienda (che sia ufficio o negozio), offrono, inoltre, numerosi spunti per la realizzazione di luoghi molto originali e ben curati: internet, anche questa volta, è una delle principali risorse a disposizione dell’utente perché consente di valutare in pochi click soluzioni e idee innovative.

In base alla funzione per la quale sono realizzati, poi, i vantaggi legati alla costruzione di un controsoffitto sono numerosi:

  • consente la semplice installazione di ogni tipo di impianto (climatizzazione, rilevamento fumo o gas, illuminazione, ecc) e semplifica le relative manovre di manutenzione, soprattutto se si tratta di un controsoffitto ispezionabile;
  • migliora l’aspetto estetico di una stanza o dell’intera struttura in quanto può essere realizzato per nascondere aree poco rifinite e/o cavi elettrici o travi a vista;
  • se adeguatamente rivestito, riduce la dispersione del calore tra una stanza e l’altra dell’abitazione, ma anche tra l’abitazione e l’esterno, soprattutto se l’appartamento è posto all’ultimo piano di un palazzo privo di tetto a spiovente;
  • se realizzato con materiali adeguati, il controsoffitto è in grado di attenuare i rumori domestici tra un appartamento e l’altro soprattutto all’interno di condomini e palazzi;
  • se realizzato con materiali ignifughi, offre un’adeguata protezione dagli incendi e tende a limitarne la diffusione ai livelli superiori dell’abitazione.

Materiali per realizzare un controsoffitto

In base alla funzione che il controsoffitto deve svolgere, i materiali per la sua realizzazione sono molto diversi: le sole caratteristiche che hanno in comune sono la relativa leggerezza e il loro essere particolarmente maneggevoli.

Tra i materiali più utilizzati nella realizzazione di un controsoffitto, in particolare, c’è il cartongesso, utile soprattutto, nel caso in cui si decida di realizzare un controsoffitto che non necessita di una essere ispezionato molto frequentemente.

Per i controsoffitti che necessitano frequenti ispezioni a causa della presenza di impianti che richiedono una manutenzione periodica, invece, sono maggiormente indicati i pannelli realizzati in sughero, lana di vetro, lana di roccia e fibre minerali.

La fibra di vetro, poi, è ottima per l’isolamento acustico: essa va incollata al controsoffitto e al soffitto e le due strutture devono essere distanziate l’una dall’altra di almeno 5 cm.

Esistono in commercio, inoltre, pannelli isolanti per controsoffitto già predisposti e realizzati in fibra di vetro, di roccia o di legno: la parte esterna del pannello è rifinita e tinteggiata; quella interna, invece, contiene il materiale isolante.

Se la funzione del controsoffitto è dar vita a giochi di luce originali, allora è possibile acquistare i pannelli per controsoffitti luminosi realizzati con materiale plastico traslucido o con lastre di vetro semitrasparenti capaci di creare effetti luce molto suggestivi.

Per quanto riguarda la sua realizzazione, il controsoffitto è caratterizzato principalmente da una struttura leggera in metallo che costituisce il reticolo utile a contenere i singoli pannelli. Fissato il reticolo al soffitto con appositi tiranti, si passa all’inserimento dei diversi pannelli, i quali possono essere fissati a incastro, con viti, oppure tramite collanti.

Generalmente le dimensioni dei pannelli sono piuttosto standard (larghezza di 120 cm e lunghezza variabile). Lo spessore, poi, varia dai 5 ai 20 mm circa: i pannelli con lo spessore basso sono utilizzati soprattutto per la creazione di superfici curve.

Classificazione del controsoffitto

Esistono diverse tipologie di controsoffitto e ognuna di esse è in relazione alla funzione per la quale è realizzato.

Passando in rassegna le diverse tipologie di controsoffitti, essi possono essere principalmente:

  • Aperti: non sono molto indicati se si cerca l’isolamento acustico e sono privi di un vero e proprio vano tra il soffitto e il controsoffitto. Sono utilizzati, soprattutto, per la loro versatilità estetica.
  • Cassettonati: hanno un’elevata resistenza meccanica e sono ottimi per ottenere l’isolamento acustico. Sono realizzati con elementi di grandi dimensioni e fissati al soffitto con particolari tiranti. La loro resistenza al fuoco dipende dal materiale con il quale sono realizzati.
  • Con pannelli metallici: sono generalmente realizzati in alluminio o acciaio e, se adeguatamente rivestiti, contribuiscono a limitare la propagazione delle onde sonore. La loro resistenza al fuoco è inferiore rispetto agli altri tipi di pannelli ma sono tra i più indicati per ospitare impianti di vario tipo.
  • Grigliati: si tratta della tipologia di controsoffitto più diffusa. Possono essere reperiti già parzialmente assemblati in elementi modulari oppure completamente da montare. Si tratta di controsoffitti molto versatili e adatti a supportare diversi tipi di accessori.
  • Ispezionabili: sono leggermente carenti dal punto di vista estetico. Oggi sono realizzati soprattutto con pannelli in gesso dotati all’interno di fibre minerali o vegetali che gli consentono di offrire una maggiore resistenza alle sollecitazioni fisiche. All’esterno possono essere rifiniti o decorati in modo diverso, secondo le esigenze personali.
  • Non ispezionabili: si tratta di strutture chiuse realizzate con materiali rigidi e fissi (gesso o legno). Ogni pannello, in particolare, ha uno spessore che varia dai 25 ai 45 mm circa (alcune varianti dei pannelli in gesso, possono raggiungere persino lo spessore di 120 mm circa). Tali controsoffitti sono generalmente molto belli esteticamente grazie alle loro rifiniture; sono dotati, inoltre, di un buon isolamento acustico e garantiscono un’ottima resistenza al fuoco.
Publicato: 2010-11-19Da: Redazione

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