Recuperare sottotetto

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Pianificazione dei lavori ed autorizzazioni per ristrutturare il sottotetto

La ristrutturazione ed il recupero ad uso abitativo degli spazi di un sottotetto o di una mansarda partono dal rilascio delle autorizzazioni da parte del Comune. L’iter da percorrere può essere più o meno complesso, e richiede al proprietario dell’immobile di compiere una serie di passi fondamentali.

Il primo è quello di verificare la fattibilità dell’intervento di ristrutturazione del sottotetto: partendo da un’idea è bene avvalersi della consulenza di professionisti del settore che possono ad esempio essere architetti, geometri abilitati o ingegneri. È bene richiedere almeno tre o quattro preventivi ad altrettante ditte, che offrano la possibilità di valutare l’entità della spesa richiesta per i lavori, al fine di poter scegliere la soluzione migliore. È importante che questi preventivi siano dettagliati e comprensibili, e soprattutto che vengano offerte garanzie sia durante l’esecuzione che a lavori ultimati. In genere se ci si avvale di uno studio di consulenza per un preventivo, sarà lo studio stesso ad avvalersi di un’impresa di propria fiducia per l’esecuzione dei lavori. Di fondamentale importanza è la definizione delle tempistiche dei lavori, che una volta iniziati devono essere portati a termine in tempi ragionevoli onde evitare di incorrere nella scadenza delle autorizzazioni rilasciate.

Una volta ottenuto il preventivo ed il progetto dei lavori è necessario ottenere una visura catastale riguardante lo stato attuale del sottotetto: in questo documento devono essere indicate dimensioni ed altezze degli spazi che verranno interessati dai lavori di ristrutturazione. La visura catastale viene rilasciata dall’Agenzia del Territorio (catasto), e contiene i dati relativi all’immobile.

In Comune va presentato, oltre alla visura, anche il progetto dei lavori per il recupero del sottotetto. Nel progetto deve essere chiaramente indicata la destinazione d’uso del locale o dei singoli locali che ne verranno ricavati. Contestualmente a questo passaggio va inoltrata la DIA (Denuncia di Inizio Attività) o, nel caso di interventi particolari, la richiesta del permesso di costruire.

L’altezza minima dei locali

Affinchè i locali del sottotetto possano ottenere l’abitabilità, è necessario che siano rispettati precisi parametri relativi alle altezze minime. I parametri che definiscono l’abitabilità o meno di un locale non sono mere disquisizioni tecniche, ma rappresentano la garanzia di poter vivere in un ambiente ben illuminato ed aerato. Abitabilità è infatti sinonimo di salubrità, e questa autorizzazione garantisce il confort, la salute ed il benessere di chi vive in quel locale.

La normativa di riferimento a livello nazionale è la Legge n. 457 del 1978 (“Norme per l’edilizia residenziale“), che all’articolo n. 43 stabilisce i parametri minimi relativi alle altezze dei locali. Per i locali adibiti a soggiorno l’altezza minima del soffitto dal pavimento è stabilita in 2.70 metri, che scendono a 2.40 metri per locali di servizio come ad esempio corridoi, ripostigli e bagni. Esistono delle eccezioni a questa norma: ad esempio nelle zone montane la cui quota supera i 1000 metri s.l.m., dove esistono particolarità architettoniche e costruttive tipiche. In queste zone la soglia minima di altezza è stabilita in 2.55 metri dal pavimento per i locali abitabili. Questa maggior tolleranza tiene conto anche delle particolari condizioni climatiche che, essendo spesso molto fredde, vengono meglio affrontate con case costruite in modo più compatto. In ogni caso, se nell’abitazione esistono zone con altezze inferiori alla soglia minima, queste vanno chiuse e trasformate in armadi o ripostigli.

Oltre alla normativa nazionale, molte regioni del nostro Paese hanno sentito l’esigenza di dotarsi di una propria normativa a livello locale riguardante il recupero dei sottotetti. Attualmente sono una decina le regioni che hanno emanato leggi a riguardo, perciò il contesto normativo può variare grandemente a seconda della zona d’Italia nella quale risiede l’immobile. Date le premesse, è bene informarsi presso il proprio Comune riguardo a questi aspetti legislativi.

Le leggi tengono in considerazione un altro parametro molto importante, ovvero l’altezza media ponderale che viene calcolata dividendo il volume della porzione di sottotetto la cui altezza supera quella minima per la superficie relativa.

Le finestre e l’illuminazione

Un parametro di grande importanza nella progettazione di un sottotetto è dato dal Rapporto Aeroilluminante. Questo parametro è definito come il numero (e l’estensione) di finestre da inserire rapportato alla superficie del locale. Insieme all’altezza minima, il rapporto aeroilluminante contribuisce a rendere il sottotetto confortevole ed abitabile.

Riguardo all’illuminazione la normativa di riferimento a livello nazionale è il Decreto Ministeriale 5 luglio 1975, che stabilisce un parametro, detto Fattore Medio di Luce Diurna, che non deve essere inferiore al 2%. Per definizione, questo è dato dal rapporto fra l’illuminamento naturale medio dell’ambiente e l’illuminamento su una superficie orizzontale esterna che riceva luce dall’intera volta celeste, senza irraggiamento solare. Lo stesso Decreto prescrive che la superficie apribile (le finestre) non deve essere inferiore ad un ottavo della superficie calpestabile (il pavimento).

Nonostante per legge il limite minimo del Fattore Medio di Luce Diurna sia del 2%, è dimostrato che quando il valore supera il 5% si ottengono grandi benefici sia in termini di risparmio energetico che di confort per la vista. È indispensabile che il posizionamento, l’ampiezza e la quantità delle finestre da inserire nel sottotetto siano attentamente valutati in funzione dell’orientamento della casa: i sottotetti esposti a sud sono infatti molto più luminosi di quelli rivolti verso nord.

Esistono molti tipi di finestre, il cui uso è indicato a seconda dell’inclinazione del tetto e della destinazione d’uso della mansarda. Molto utilizzate sono le finestre con apertura a bilico, indicate per i tetti la cui pendenza varia fra 15° e 90°: queste sono incernierate al centro e facilmente manovrabili con una barra posta sulla parte superiore del battente. Un’altra tipologia di finestre piuttosto popolare è quella dotata di apertura a vasistas, il cui utilizzo è indicato per i tetti poco pendenti (sino a 50°) e che si aprono verso l’esterno. Le finestre posizionate più in alto possono essere dotate di un sistema di apertura elettrico.

L’isolamento termico del sottotetto

Dal momento che il sottotetto è una zona della casa particolarmente sensibile alle temperature esterne, in concomitanza con i lavori del suo recupero sarebbe ideale prevedere anche interventi volti a migliorarne l’isolamento termico. Questo consentirà allo spazio abitabile di essere più confortevole, ma soprattutto permetterà il risparmio sulle spese di riscaldamento invernale e climatizzazione estiva.

Per capire l’entità della dispersione termica in assenza di un adeguato isolamento, basti pensare che sino al 30% del calore può essere perso attraverso il tetto; da finestre e pareti, le perdite possono anche arrivare al 65%. L’utilizzo di efficaci sistemi di isolamento consente di ridurre in modo significativo queste dispersioni: in alcune situazioni si parla di un dimezzamento, mentre nei casi più favorevoli le dispersioni possono essere ridotte addirittura ad un decimo.

I materiali isolanti impiegati per la coibentazione del sottotetto sono in grado di ridurre efficacemente la dispersione termica grazie alla loro consistenza porosa. Al loro interno sono infatti presenti intercapedini di piccole dimensioni che trattengono al loro interno delle bolle di aria; in questo modo si riescono a minimizzare gli scambi di calore fra l’interno e l’esterno. Fra i materiali isolanti più utilizzati troviamo sughero espanso, fibre di legno, polietilene e poliuretano espansi, polistirene, canapa, lana di vetro e poliestere, solo per citarne alcuni. Questi sono commercializzati in diverse forme: esistono infatti isolanti sfusi, in pannelli, in feltri oppure schiumati.

Gli interventi di isolamento possono essere realizzati secondo tre modalità differenti:

  • Dall’interno: i materiali isolanti vengono aggiunti alle pareti interne. Questo però comporta una riduzione dello spazio abitabile;
  • Dall’esterno: detto anche “isolamento a cappotto”, in questo caso il materiale isolante viene posizionato sulle superfici esterne e successivamente ricoperto con intonaci o malte;
  • Nelle intercapedini: in questo caso gli eventuali spazi vuoti presenti all’interno dei muri o nel sottotetto possono essere riempiti con materiale isolante.

Le destinazioni d’uso del sottotetto

Il sottotetto di nuova ristrutturazione può essere destinato a moltissimi usi diversi. Nel caso si trattasse di locali di ampia estensione se ne può ad esempio ricavare una unità abitativa a sé stante, da affittare o da mettere in vendita.

Nel caso il sottotetto fosse troppo piccolo per ricavarne un appartamento, questo può essere utilizzato come stanza per gli ospiti. In questo caso sarebbe preferibile che il progetto di ristrutturazione prevedesse anche la costruzione di un piccolo bagno a disposizione degli ospiti. L’arredamento sarà costituito da una camera da letto completa di comodini, mensole, un armadio e, se gli spazi lo consentono, anche di una piccola scrivania dotata di sedia.

Chi è appassionato di hobbistica può utilizzare gli spazi recuperati dal sottotetto per dedicarsi alla sua attività preferita. Ad esempio può essere allestito un piccolo laboratorio di falegnameria, dotato di tavoli, attrezzi, scaffali e portaoggetti da muro, oppure per chi suona uno strumento musicale è possibile creare una stanza per fare pratica. In questo caso è possibile insonorizzare le pareti o il pavimento per non disturbare gli altri abitanti della casa.

Attrezzando il sottotetto con divani, proiettore e schermo è possibile allestire una stanza per vedere film o diapositive, oppure ottenere un piccolo angolo nel quale rilassarsi in compagnia di stereo, televisione, home theatre, divani e poltrone.

Un sottotetto è anche una zona nella quale dedicarsi senza essere disturbati allo studio o alla lettura: in questo caso l’arredamento sarà composto da un tavolo dotato di sedie, scaffali, librerie, cassettiere, portaoggetti ed armadi per contenere tutto il necessario. Nel sottotetto può essere collocata la propria biblioteca personale, da consultare nei momenti di relax magari su una comoda poltrona. Anche gli appassionati del fitness sapranno sicuramente come utilizzare lo spazio del sottotetto: questo luogo è infatti ideale per collocare tapis roulant, cyclette, panche e tutti gli attrezzi da palestra necessari per il fitness.

Siti internet, video e letture consigliate

Documentarsi sui lavori per la ristrutturazione del sottotetto è ormai divenuto semplice grazie ad internet. In rete sono infatti consultabili moltissimi siti tematici che riguardano i recuperi di spazi abitabili contenenti informazioni, suggerimenti e consigli pratici. Di seguito ne riportiamo una selezione:

  • Casa Luce
    http://www.casa-luce.it/
    Il sito Casa Luce è dedicato interamente al recupero del sottotetto e della mansarda, e contiene utili informazioni su pratiche burocratiche, tipologie di lavori da effettuare e strumenti per conseguire la perfetta ristrutturazione di questi spazi. Grazie al contributo degli utenti è possibile consultare informazioni e immagini riguardo a mansarde e sottotetti ristrutturati, dai quali prendere spunto per i lavori da effettuare a casa propria.
  • Architettura Facile
    http://www.architetturafacile.com/ristrutturare-il-sottotetto.htm
    Architettura Facile è un portale dedicato interamente al mondo dell’architettura. Sul sito è possibile trovare informazioni su moltissime tematiche come ad esempio risparmio energetico, normativa vigente, bioedilizia, materiali da costruzione e soluzioni tecnologiche per la ristrutturazione dei locali, sottotetti compresi. È possibile anche consultare direttamente via e-mail o tramite un forum il personale esperto del sito, in grado di rispondere a tutte le curiosità e domande tecniche.
  • Recupero Sottotetti
    http://www.recuperosottotetti.it/
    Il network Recuperosottotetti.it è composto da specialisti nella progettazione e nella realizzazione del recupero dei sottotetti. I servizi forniti sono di elevata qualità e vanno dalla stesura di preventivi alla consulenza, sino all’esecuzione dei lavori, ed il cliente viene soddisfatto in tutte le sue esigenze abitative, funzionali ed estetiche.
  • Utile e ricco di spunti è il video “Recuperare, ristrutturare, rinnovare il sottotetto. Dai più valore alla tua mansarda” disponibile su YouTube (http://www.youtube.com/watch?v=c2tlU3OSrdw).

Per quanto riguarda le pubblicazioni cartacee, molto interessanti sono libri come:

  • Giovanna Mottura. 2010. La realizzazione di un sottotetto abitato, 4^ edizione. Collana “Ambiente territorio edilizia urbanistica”. Maggioli Editore, 255 pagine.
  • Giuseppe M. Jonghi Lavarini, Edmondo M. Jonghi Lavarini. 1999. Novantanove idee (36). La mansarda. Di Baio Editore, 80 pagine.
Publicato: 2011-08-10Da: Redazione

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