Deodorante

Come usare un deodorante
Categoria: Archivio Igiene
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Storia del deodorante

L’uomo ha iniziato a occuparsi della propria igiene personale fin dai tempi più remoti, ne sono una prova la nascita dei bagni, delle saune, delle prime forme di depilazione, dell’utilizzo di oli essenziali sia come profumo sia per l’ambiente. Ricerche in quest’ambito evidenziano che già nell’antico Egitto e in Cina si usava l’allume come deodorante.

Il deodorante ha da sempre avuto comunque il fine di un composto di tipo cosmetico, da applicarsi in modo diretto sotto le ascelle, anche se poi ne sono nati alcuni da utilizzare in altre parti del corpo, come ad esempio i piedi. Per la maggior parte delle culture l’odore di sudore è inaccettabile, mentre per altre non è causa di alcun problema. In occidente in linea generale è inammissibile e inaccettabile convivere con questo problema ecco perché la diffusione di tale prodotto ha trovato un ampissimo e florido mercato.

È da tenere presente però che un tempo, spesso più che eliminare i cattivi odori, si preferiva coprirli, un metodo quindi diverso da quello poi acquisito nel tempo grazie alle nuove conoscenze anche in ambito medico e scientifico. Tra le scoperte in questo senso più rilevanti, vi è quella solo nel 1700 di aver scoperto le ghiandole legate alla sudorazione (ghiandole sudoripare), e il meccanismo collegato ai batteri che con queste entravano in contatto.

Tra i primi deodoranti del commercio vi fu il “Mum”, alla fine del 1800, in America, un prodotto a base di zinco, negli anni 40 arrivò il primo deodorante a sfera, di cui ancora oggi al di la degli apporti di design e di estetica si usa. Fu inventato da Helen Barnett Diserens, il quale trovò ispirazione dalle penne a sfera, e da queste inventò la tipica forma a rullo.

Alla base di tale deodorante il componente principale fu il cloruro di alluminio, sostanza ancora oggi impiegata. Da questi primi “papà” poi vi sono stati diversi sviluppi basati su nuovi composti chimici e anche naturali e ad esempio l’avvento dei deodoranti spray, il cui uso è oggi messo in dubbio relativamente all’effetto sull’ozonosfera.

Composizione

L’igiene quotidiana richiede diversi prodotti, che sono, infatti, normalmente presenti, nella stanza da bagno, il deodorante è quindi uno di questi, poiché almeno una volta il giorno, mediamente si usa, ma chi fa sport li utilizza anche più di una volta, basti pensare a quando si frequenta una palestra o una piscina, al termine dell’attività sportiva si fa una doccia e si usa il deodorante.

Alcune persone poi avendo una sudorazione eccessiva, lo impiegano più volte nel corso della giornata. Vi sono due tipi di ghiandole dedicate alla produzione di sudore, si tratta comunque di ghiandole glomerulari, le quali possono avere due forme di secrezione.

  • secrezione merocrina: sono quelle situate su tutta la superficie corporea;
  • secrezione apocrina: sono localizzate a livello ascellare, sotto i peli, a livello dell’inguine e sul torace, e la loro secrezione quando entra in contatto con i batteri conferisce quel tipico odore variabile tra l’acre e il dolce estremamente soggettivo e dunque personale.

I deodoranti vanno quindi ad agire proprio su quest’ultime, poiché il sudore si mescola poi con il sebo e concorre a dare odore, spesso sgradevole. Nel deodorante sono presenti dei particolari composti che vanno a inibire tale meccanismo di azione, agendo direttamente sulla flora batterica, alcuni invece agiscono facendolo diminuire.

Tra i composti più usati il cloridrato di alluminio, il quale però secondo alcuni studi si sarebbe ipotizzato un certo livello di tossicità che potrebbe addirittura sconfinare nella cancerogenicità. Alla base della maggior parte di deodoranti vi è l’alcool, il quale svolgerebbe un’azione inibente nei confronti della carica batterica, a livello di sicurezza, tutti i deodoranti che contengono tale componente devono riportate in etichetta oltre al contenuto, anche il pericolo di “sostanza infiammabile” con il piccolo simbolo di una fiamma.

L’alcool è però un composto che al di là delle caratteristiche sopra citate può, in alcuni soggetti con pelle particolarmente sensibili, causare facilmente irritazioni, ecco perché sono stati messi in commercio dei deodoranti “senza alcool”, indicazione ben chiara riportata in etichetta.

È necessario inoltre, tener presente che alcune sostanze, come certi profumi contenuti nel deodorante, possono essere magari piacevoli all’olfatto, ma a contatto con i raggi solari, hanno su alcuni soggetti foto-sensibili, la possibilità di creare piccole piaghette o vescicole a livello delle ascelle, oltre che una vera e propria irritazione.

Tipologie di deodorante

Quando si entra in un supermercato o ci si avvicina al banco della farmacia, si resta colpiti dal sempre crescente numero dei deodoranti e soprattutto dalle diverse tipologie esistenti, vediamo allora, i principali.

  • antimicrobici (triclosan, triclocarban, clorexidina, cetrimonio cloruro, ecc.): come anticipato dal nome, svolgono una funzione di bloccare la proliferazione di diversi batteri fautori della trasformazione del sudore che lo porta ad assumere un cattivo odore. La maggior parte di essi contiene principalmente triclosan, cetrimonio e triclocarban;
  • assorbenti: hanno la peculiarità di assorbire gli odori, legati alle sostanze cosiddette “volatili”, responsabili dei principali cattivi odori del sudore. Nella loro composizione appaiono soprattutto ossidi di zinco, magnesio e calcio;
  • coprenti: non eliminano gli odori, ma lì “coprono”, tra i componenti principali appaiono oli essenziali, estratti puri di particolari piante aromatiche quali soprattutto la citronella, il sandalo, l’arancio, il limone e la lavanda. Non agendo come gli altri deodoranti, hanno un’efficacia limitata nel tempo, all’incirca di quattro o cinque ore, per aumentare tale efficacia possono essere allora associate altre sostanze.
  • antitraspiranti: occludono parzialmente i pori, tramite questo meccanismo riescono a contenere la produzione di sudore. Sono usati soprattutto da chi evidenzia problemi d’iperidrosi, ovvero eccessiva sudorazione. Nella loro composizione hanno Sali di alluminio e di zinco;
  • antienzimatici: bloccano i batteri. Sono costituiti da trietilcitrato.

L’allume precedentemente citato, usato fin dai tempi più antichi e tuttora, è anche chiamato solfato di alluminio e potassio, o anche allume potassico. In molti siti commerciali è reperibile come “pietra di allume” o “cristallo di potassio”, ed è un antibatterico naturale.

Un uso particolare e forse meglio conosciuto da chi si la barba è quello di usarlo in stick, per bloccare le piccole fuoriuscite di sangue provocate dai taglietti del rasoio. Quindi ha anche uso cicatrizzante e curativo ad esempio nei confronti dell’herpes labiale.

Condizioni fisiologiche del sudore

Il sudore cambia da persona a persona, in funzione dell’età, dell’attività fisica, delle situazioni di stress ecc. Il sudore è un prodotto derivato del plasma, si concentra a livello dei dotti ghiandolari, che poi espellono il sudore a livello di pori della cute. Nel sudore si concentrano sodio, potassio, cloro, acido lattico, glucosio in tracce e urea.

Il pH, ha valori variabili da 4 a 7. La sudorazione è continua durante tutto l’arco della giornata, anche se noi magari non ne abbiamo sempre la sensazione, e tale funzione si chiama perspiratio inensibilis, attraverso la quale si produce un quantitativo totale all’incirca pari ai 500 ml, fino a più di un litro quando si effettua un’attività sportiva.

Ecco perché è importante tutto il fenomeno della sudorazione e conseguentemente la scelta di un deodorante, va effettuata in funzione di tutto quanto è stato descritto sopra, tenendo presente che il sudore varia soggettivamente sia per composizione, sia per quantitativo sia per odore. A tale fine la scelta precisa di un deodorante piuttosto che un altro è determinante per una corretta forma di igiene personale.

Quando il sudore fuoriesce dai pori, non ha alcun odore, solo dopo l’azione e il contatto con i batteri lo acquisisce e si “personalizza” in base al soggetto e anche in funzione dell’etnia alla quale si appartiene, gli acidi grassi liberi, sono i prodotti finali che conferisono l’odore, a seguito dell’azione specifica di batteri cosiddetti “saprofiti”, che in condizioni del tutto normali vivono o per meglio dire, convivono sulla nostra pelle, in termini di milioni di “piccoli esseri”.

La loro funzione è oltre a quella di dare odore al sudore, anche quella importante di difendere l’organismo dall’attacco di altri batteri, che diversamente potrebbero causare infezioni o malattie. Quando si parla, quindi di batteri non è sempre il caso di creare allora, dell’allarmismo, poiché come in questo caso, si tratta di batteri amici, che al di là, di creare il tipico odore di sudore, in realtà ci difendono da attacchi molto più preoccupanti.

Come usare correttamente un deodorante

Il deodorante è, abbiamo visto, uno degli elementi importanti della nostra igiene quotidiana, ma prima del suo uso è necessario seguire dei piccoli accorgimenti o consigli per migliorane la funzione e la durata, vediamo quali. Prima di tutto, è ovviamente consigliabile detergere la parte interessata (ascelle) con abbondante acqua tiepida e un sapone neutro, l’errore di molte persone è di mettere il deodorante sulla pelle non perfettamente pulita.

Lavando la pelle, si allontanano meccanicamente i residui di sudore, cellule morte, e si prepara la pelle a ricevere il nuovo deodorante, senza incorrere in antipatiche irritazioni, spesso causate da cattiva igiene. Anche l’uso del sapone è importante, poiché in teoria basterebbe lavarsi solo con l’acqua tiepida, vista che molto spesso alcuni saponi possono risultare aggressivi e predisporre a irritazioni e arrossamenti ancor prima di applicare il deodorante.

Dopo la detersione è necessario asciugare bene la cute e non lasciare nessuna traccia di umidità, vista che questa favorirebbe un microclima ideale per la proliferazione dei batteri precedentemente descritti. A questo punto sarà possibile applicare il deodorante scelto. Ognuno di noi avrà il proprio deodorante, poiché avrà testato sulla propria pelle i vantaggi e gli svantaggi di ciascun prodotto.

Ad esempio quelli spray (aerosol), con uno speciale propellente che rende molto gradevole l’uso, grazie alla “nuvola” che si estende su tutta la pelle subito, ma hanno lo svantaggio per molti soggetti di creare più facilmente irritazioni, anche a seguito dell’inalazione, quindi direttamente a livello di vie respiratorie. Quelli spray senza propellente si distribuiscono in modo meno uniforme, e sono meno irritanti sia per la cute sia per le mucose delle persone più sensibili a questo problema.

Tale “inconveniente” può essere eliminato con la scelta di un deodorante in stick, molto pratico, di facile applicazione, uniforme nella distribuzione, in commercio a tal proposito si trovano i Roll-on, in cui questa speciale biglia ne permette il facile scorrimento, si possono trovare con svariate caratteristiche e diverse formule, ad esempio emollienti, idratanti ecc.

Marche

In commercio esistono moltissimi tipi di deodoranti, un ultimo concetto prima di considerare le aziende più famose, è quello di non esagerare con tali prodotti, tenendo presente che si tratta pur sempre di sostanze estranee che entrano a contatto con la nostra cute, e soprattutto sarebbero da evitare nei bambini e nei ragazzini, il cui sistema di assorbimento è oltretutto a livello sistemico molto rapido.

Vediamo le principali marche del mercato:
Nivea: si tratta di un’azienda di origine tedesca, fondata ad Amburgo, nel 1890 da Beiersdorf, poi gestita da Troplowitz, il quale inventò la Eucerit, la quale divenne poi la base della Nivea Creme. Dal 1911 la Nivea crema fu commercializzata in un latta di colore giallo, con una bella e gradevole decorazione sul tappo riportante dei viticci verdi, legati alla tendenza artistica di quell’epoca, la “nuova arte” francese anche chiamata “Art Nouveau”.

Il nome Nivea è legato al legame con la natura e nello specifico al nome latino “niveum” ovvero neve, poiché effettivamente bianca come la neve. Oltre alla famosa crema la società produsse anche altri prodotti e già nel 1914 aveva un giro di affari che toccava ben 34 paesi in tutto il mondo, con un fatturato di oltre il 42% solo da paesi esteri. A livello di deodoranti offre una gamma vasta, dai Roll-on, agli spray, alle creme, a quelli dedicati espressamente per l’universo maschile.
Dove: La linea Dove è molto ricca di prodotti per l’igiene personale e per la bellezza, anche in questo caso differenziati per settore e dedicati con particolare attenzione in funzione del sesso. Si parte dalla classica linea Dove Original, con all’interno una componente di crema idratante per ottenere una pelle morbida e liscia.

Al deodorante contenete seta (Dove Silk Dry), a quello con estratti cetriolo (Dove Fresh Touch), a deodorante con borotalco (Dove Talco) fino a quello senza alcool, coloranti e conservanti, ipoallergenico e idratante (Dove Sensitive).

Publicato: 2010-05-12Da: Redazione

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