Metodi contraccettivi

Categoria: Archivio Donna
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Contraccettivi naturali

Si tratta dei sistemi maggiormente usati dalle donne e dalle coppie, anche se non sono totalmente validi. Quasi tutti questi metodi contraccettivi richiedono una conoscenza totale del proprio corpo e del ciclo mestruale, perché una conoscenza superficiale comporta un’alta possibilità di fallimento.

La contraccezione naturale comprende vari metodi:

  • Calendario o metodo ogino knaus: si basa sulla considerazione che le mestruazioni compaiono dopo circa 12-16 giorni dall’ovulazione, che gli spermatozoi vivono nell’apparato genitale femminile circa 3 giorni e che la fecondazione può avvenire nelle 24 ore dall’apertura del follicolo.Tutti questi presupposti per ipotizzare che i giorni più fertili (e quindi a maggior rischio gravidanza) vanno dal decimo al diciottesimo giorno a partire dall’ultima mestruazione. Si tratta tuttavia di un metodo poco sicuro soprattutto per le donne che hanno cicli mestruali non regolari;
  • misurazione della temperatura basale: consiste nel rilevamento della temperatura interna dal primo giorno in cui termina il ciclo. La misurazione avviene con un termometro specifico, anche se può andare bene il classico termometro di mercurio. La temperatura è più elevata dopo l’ovulazione, perciò l’inconveniente di questo metodo è l’impossibilità a individuare l’inizio del periodo fertile, e dei giorni più a rischio, che saranno noti, solo dopo;
  • metodo del muco cervicale (billing’s): consiste nell’osservazione delle perdite vaginali, che cambiano consistenza secondo i giorni del ciclo. Nei giorni che precedono l’ovulazione il muco appare più abbondante, chiaro e viscoso così da consentire agli spermatozoi di risalire più velocemente. La difficoltà sta nel saper riconoscere i giorni “asciutti” e quelli “bagnati”, giacché molte donne possono avere perdite durante tutto il mese;
  • metodo sintotermico: tiene in considerazione sia la temperatura basale sia il muco della cervice uterina; in più osserva la tensione mammaria e i dolori pelvici dei giorni dell’ovulazione.

Contraccettivi tecnologici

I contraccettivi naturali tecnologici comprendono:

  • mini computer: questo tipo di contraccezione prevede l’utilizzo di mini-computer, detti anche indicatori di fertilità o pianificatori familiari naturali. I mini computer sono stati ideati nel 1987 dal Dr.Hubertus Rechberg, insieme a ginecologi, programmatori e biomedici. Si basano sull’analisi della temperatura basale misurata sotto la lingua con appositi termometri. La sicurezza contraccettiva è pari al 99,3 % e soprattutto non sono invasivi;
  • tester: servono per monitorare i giorni fertili, basandosi sulla rilevazione dell’ormone LH dell’urina. Il metodo consiste nel bagnare con l’urina del mattino lo stik, infilarlo nel computer e attendere il risultato del periodo a rischio. Tuttavia questo metodo è indicato soprattutto a donne che cercano una gravidanza e non che la evitano, perché non sono affidabili se si hanno cicli mestruali irregolari, o se si sta allattando. L’Lh nell’urina cambia solo due giorni prima dell’ovulazione, ed è troppo tardi per evitare una gravidanza poichè gli spermatozoi, all’interno della vagina, hanno vita più lunga.

Contraccettivi meccanici

In questa categoria rientrano il profilattico (che però essendo maschile, non prenderemo in considerazione) e il diaframma.

Quest’ultimo è costituito da una coppa gommosa e morbida che va riempita con una gelatina contraccettiva a base di spermicidi, e inserita in vagina fino all’utero, affinché gli spermatozoi rimangano all’esterno. Questo contraccettivo va inserito almeno sei ore prima del rapporto sessuale e tolto subito dopo, prestando molta attenzione.

Ovviamente prima di usare il diaframma è consigliabile una visita ginecologica e imparare bene ad utilizzarlo. La sua efficacia è riscontrata se è usato in maniera corretta e per ogni rapporto sessuale.

Contraccettivi farmacologici

La pillola anticoncezionale, è uno dei sistemi maggiormente usati per evitare gravidanze indesiderate. Può essere prescritta solo dal ginecologo, dopo una visita e degli esami del sangue. Questo anticoncezionale contiene piccole quantità di estrogeno e di progestinico, sostanze che se assunte quotidianamente inibiscono l’ovulazione. La pillola va assunta ogni giorno, possibilmente alla stessa ora, a partire dal primo girono di mestruazione. Sarà sospesa poi per 7 giorni (durante i quali comparirà un finto mestruo) e poi si riprenderà nuovamente. La sua efficacia è molto alta, pari al 99 %. In caso di dimenticanza , vomito e diarrea, però bisogna rivolgersi al proprio medico, e in quel mese usare anche un altro anticoncezionale, perché la sua validità potrebbe non essere totale.

La spirale è un dispositivo in plastica, lungo circa 4 cm ricoperto da filo di rame. Va inserita dal ginecologo ed è necessario effettuare controlli, soprattutto nei primi mesi. La sua validità dura da 2 a 5 anni, a seconda del tipo. È un metodo sconsigliato a chi non ha mai avuto gravidanze, e a chi soffre di irritazioni ginecologiche. La sua efficacia è buona ma non totale.

Nuovi metodi

Studi e ricerche hanno portato e messo a punto due nuovi metodi anticoncezionali, detti anche a basso dosaggio, perché gli ormoni sono rilasciati a piccole dosi in sedi specifiche (in vagina o sulla pelle), così da avere un minor impegno metabolico per il fegato.

I sistemi sono:

  • sistemi endovaginali: consistono in anelli flessibili trasparenti da inserire in vagina direttamente dalla donna stessa, senza l’aiuto del ginecologo. Gli anelli contengono progestinico e estrogeno (come nella pillola), sostanze rilasciate direttamente nell’apparato femminile. Si inserisce il dispositivo di gomma entro il 5° giorno del ciclo, sarà tenuto per 3 settimane, dopodiché verrà rimosso; a questo punto si attendono 7 giorni (nei quali compariranno le mestruazioni) e poi l’anello sarà inserito nuovamente. Il metodo è sicuro quanto la pillola, tuttavia è necessaria una visita ginecologica;
  • sistemi transdermici: sono costituiti da cerotti sottili di forma quadrata e color carne, vanno applicati sulla pelle pulita della pancia , delle natiche o sul braccio. I cerotti sono a base di estrogeni e progestinici (come pillola e anello vaginale), ormoni, che vengono rilasciati a piccole dosi. Vanno applicati il primo giorno di ciclo, cambiati ogni settimana e sospesi dopo 3 settimane per 7 giorni, dopodiché si riprenderà la nuova confezione. Anche in questo caso è necessaria la visita dal ginecologo.

Quale contraccettivo scegliere

Le donne dovrebbero scegliere l’anticoncezionale più idoneo in base a varie caratteristiche, che sono l’età, lo stile di vita, la salute ecc.. Per questo motivo, è sempre bene decidere con il consiglio di un medico esperto, che dopo una visita e una chiacchierata ci potrà consigliare cosa è più adatto.

Bisognerebbe evitare il fai da te, soprattutto se si prende in considerazione di assumere la pillola, o di usare dispositivi come diaframma, anello e cerotto. Ogni metodo ha una percentuale di validità che può aumentare se usato correttamente, e diminuire se non si seguono le indicazioni in maniera precisa.

Oltre al ginecologo privato e ospedaliero, ci si può anche rivolgere al consultorio famigliare della propria città, dove ginecologi e ostetriche consigliano le donne sulla contraccezione più adatta.

Publicato: 2010-04-03Da: Redazione

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